“Offendono i pazienti e compromettono l’immagine degli stessi sanitari”. Così, con una circolare diffusa nei giorni scorsi del Ministero della Salute, si mette fine a eventuali autoscatti fatti negli ospedali da parte di medici e infermieri.
La nota che impone lo stop a quella che poteva diventare una moda del selfie in corsia è stata inviata alla federazione nazionale degli Ordini dei Medici, al collegio degli infermieri e ai rappresentanti di tecnici radiologi e ostetriche.
In una società nella quale apparire e pubblicare sui social network rappresenta una priorità per molti, il Ministero della Salute corre ai ripari intervenendo sul fenomeno. E fa in modo che foto e selfie in contesto sanitario resi pubblici tramite strumenti di condivisione, ancora più grave se con pazienti in vista, possano essere vietati.
Il Ministero mette in evidenza come “sono oramai frequenti le notizie di stampa che segnalano il dilagare del fenomeno della pubblicazione di fotografie e selfie sui social network scattate da parte di professionisti sanitari durante l’esercizio dell’attività lavorativa presso le corsie di ospedali e sale operatorie in strutture pubbliche e/o private, fino a sfociare in alcuni casi nella violazione della privacy del paziente”.
A questo proposito, infatti, si evidenzia ancora che “le attività di spettacolarizzazione mettono a rischio il rispetto della privacy del paziente compromettendo l’immagine degli stessi sanitari oltre che il rapporto di fiducia fra paziente e sistema sanitario nel suo complesso”. A discapito soprattutto dei tantissimi professionisti della sanità che operano correttamente e che svolgono al meglio il proprio delicato compito. Da qui l’invito a medici e infermieri a rispettare l’etica professionale.