Stop al roaming in UE dal 15 giugno: la situazione degli operatori italiani

cellulare in rete

Dopo i tagli ai costi dello scorso anno, dal 15 giugno 2017 il roaming in UE viene del tutto abolito. Cosa significa? Che utilizzare il cellulare negli altri Paesi dell’Unione Europea sarà quasi come se lo si facesse dall’Italia.

Il roaming internazionale, infatti, rappresenta il meccanismo per il quale, quando ci si trova all’estero, il proprio cellulare si appoggia alle reti di altri operatori se la rete della propria compagnia risulta indisponibile. Ciò a un costo aggiuntivo di solito piuttosto alto.

La decisione dell’Unione Europea ha invece deliberato che i prezzi all’ingrosso che gli operatori si applicano tra di loro per offrire il roaming si devono abbassare del 90%, consentendo così un risparmio tale da poter offrire l’abbattimento di ogni costo extra per i clienti.

Qual è la situazione degli operatori telefonici italiani?

Tra i primi ad adeguarsi alle nuove direttive, la Wind (con l’acquisita 3), proponendo già da fine aprile benefici economici “con la sola eccezione delle opzioni della famiglia Call your Country e Tourist Pass e delle promozioni gratuite che includono servizi dati nazionali”; mentre per la 3 dall’8 maggio “in caso di offerte nazionali con traffico voce, Sms e dati incluso queste potranno essere utilizzate indistintamente sia in Italia sia nei paesi dell’Unione Europea”.

Per quanto riguarda la Tim, rispetterà la data della cancellazione dei costi di roaming del 15 giugno ma “alcune utenze potrebbero essere già state raggiunte dall’aggiornamento”, verificando la situazione sull’app MyTim.

Dal 15 giugno, infine, anche i clienti Vodafone che usano ricaricabili e abbonamenti, oppure tariffe business (P.iva e Pmi) potranno utilizzare la loro tariffa nazionale nei Paesi dell’Unione Europea senza costi aggiuntivi. Il costo delle offerte a pacchetto, delle tariffe a consumo e di chiamate, sms e giga aggiuntivi sarà esattamente come in Italia.

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