Vitamina D, melatonina e fertilità sono tre fattori strettamente collegati dato che, soprattutto nel periodo estivo, i due ormoni, oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la salute dell’organismo, sono da considerarsi benefici per la salute riproduttiva.
L’INFLUENZA ORMONALE NELLA CAPACITÀ FERTILE
In generale, la stagione estiva agevola il rilassamento e, oltre che contribuire alla diminuzione dello stress accumulato, l’arrivo della “bella stagione”, implica un maggior tempo da dedicare al/alla proprio/a partner e, di conseguenza, maggiori possibilità di rimanere incinta.
Ecco che dalla fine di Giugno, le giornate di sole iniziano ad essere sempre più frequenti e la sintesi ormonale diviene fondamentale per la salute del nostro organismo, oltre che essenziale per il contrasto di molti dei fattori che possono ostacolare la capacità fertile.
La vitamina D facilita il processo d’impianto ed è, quindi, idonea a generare embrioni più forti e resistenti, dato l’accertato miglioramento qualitativo degli ovociti generati.
I raggi del sole sono la fonte da cui il nostro organismo attinge e sintetizza questo ormone ma, nel caso in cui non sia possibile l’esposizione ai raggi solari, vi sono altre modalità di assunzione ormonale integrativa. O conducendo un particolare tipo di alimentazione o attraverso l’assunzione di capsule per via orale.
Tra le modalità di assunzione ormonale integrativa vi sono le capsule per via orale.
In particolare, per le donne che sono in cerca di una gravidanza è molto importante tenere sotto controllo i valori ormonali. Per ciò che attiene alla Vitamina D, la ricerca scientifica consiglia di assumerne 8.000 IU al giorno.
I suoi effetti positivi sono stati dimostrati anche nei percorsi di fecondazione assistita, su patologie come endometriosi, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e la qualità del liquido seminale.
LA LUCE SOLARE, ALLEATA DEL CONCEPIMENTO.
MELATONINA E FERTILITÀ
Un altro ormone che influenza la fertilità femminile è la melatonina, una sostanza naturale lipofila prodotta e secreta nel nostro organismo principalmente dalla ghiandola pineale (epifisi). Una volta prodotta la Melatonina viene rilasciata in circolo e va ad agire sui suoi recettori specifici, scatenando diversi meccanismi cellulari.
Con l’avanzare dell’età, la produzione di melatonina diminuisce. Di conseguenza la sua concentrazione plasmatica risulta inferiore generando una diminuzione della qualità e nella durata del sonno, frequenti risvegli nella notte e risvegli precoci al mattino.
Ma la Melatonina, conosciuta soprattutto per la sua funzione di regolazione del sonno, è particolarmente utile anche alla salute riproduttiva. Questo perché interagendo con il GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine) è capace di regolare il ciclo mestruale e, conseguentemente, condurre ad un calcolo dell’ovulazione più preciso.
La melatonina svolge la funzione di proteggere le ovaie dallo stress ossidativo grazie alle proprietà di regolazione “sonno/veglia”. Ma è, certamente, fondamentale per rallentare l’invecchiamento, conservando più a lungo la qualità degli spermatozoi e dei follicoli.
Non meno importante, come nel caso della vitamina D, il fatto che abbia degli effetti positivi anche nelle donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Uno studio, pubblicato sulla rivista Reproductive Sciences, ne documenta proprio l’attività antiossidante in una popolazione di giovani ragazze con PCOS.
E, se il concepimento naturale, fosse il nostro obiettivo primario, occorre… continua a leggere
Dr.ssa Chiara Granato
Biologa della Riproduzione
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