Tradizione dolciaria napoletana e francese: un invitante connubio a Nola

Mantenere la linea è difficile, soprattutto se ci si trova a passeggiare davanti alle vetrine del nuovo atelier del gusto firmato Pasquale Marigliano. A Nola il pasticcere ha aperto da qualche mese ed è “Marigliano-mania”. Torte, mignon, dolci al cucchiaio, gelati e tanto tanto cioccolato.

I nutrizionisti concedono solo la sera il fantomatico quadratino di cioccolato per rallegrare le papille gustative e allora perché non concedersi l’ottimo fondente del maestro cioccolatiere che ne fa un’arte per gli occhi e per il palato. Entrando nella pasticceria si notano subito torte lucenti che invitano a sedersi e a degustare una delle tante prelibatezze.

Cheesecake ai frutti di bosco, soffice formaggio fresco adagiato su una base di biscotti sbriciolati e ricoperto di more, lamponi e mirtilli. Oppure una vellutata di nocciola e cocco. E come resistere alla Cubana, mousse alla vaniglia di Tahiti avvolta in una crema di nocciola e pan di spagna al cacao leggermente profumato al rhum.

La musica di un pianoforte accompagna la serata e se siete fortunati potrete godere della compagnia di Pasquale che di tanto in tanto si concede un attimo di riposo lasciando il laboratorio nelle ottime mani dei suoi collaboratori.

Si sa dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna, in questo caso francese. Catrine Marigliano affianca e sostiene il marito occupandosi di tutti gli aspetti della “fabbrica dei dolci”.

Il connubio tra tradizione napoletana e francese è ciò che rende vincente la pasticceria. Pasquale ha, infatti, fatto esperienza alla corte parigina dei più noti maestri dolciari “Fauchon” e “Le Notre” caratterizzando ogni sua creazione con la continua ricerca del giusto accostamento d’ingredienti.

Non a caso è stato nominato “Miglior Pasticcere dell’anno 2016”. “Ricerca e perfezione estetico degustativa – sono le parole espresse dall’Accademia Maestri Pasticceri Italiani -. Pasquale Marigliano fornisce stimoli costantemente all’intera pasticceria nazionale, portando alto il nome dell’Italia anche all’estero”.

Fin da piccolissimo, ha scoperto la sua vocazione per la pâtisserie e non ha più smesso di inseguire il suo sogno. Fortemente legato al suo territorio, il maestro cioccolatiere ha dato il nome “Vesuvio Buono” a uno dei suoi cioccolatini, duro all’esterno ma morbido ed esplosivo al suo interno.

 

      

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