Avellino, un sindaco donna per la prima volta nella storia della città: gli scenari

Mancano quattro mesi alle consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio comunale di Avellino e impazza il toto-candidati.

E’ un pò come il calciomercato.

Si viaggia sulle indiscrezioni, sulle ipotesi, quelle che fanno lievitare l’attenzione e creano interesse.

Poi arrivano le notizie ufficiali, talvolta confermano, spesso smentiscono ma le indiscrezioni sono quelle che fanno più rumore dei fatti reali.

L’ipotesi più accattivante, al momento, è la previsione di avere un sindaco donna.

Sarebbe la prima volta nella storia del comune capoluogo.

A volere essere pignoli, una donna c’è stata al comando dell’amministrazione comunale, dopo il sindaco Galasso: dall’8 ottobre 2012 all’11 giugno 2013 Cinzia Guercio ha svolto il compito di commissario prefettizio.

Potrebbe essere il movimento 5 Stelle a vantare la prima donna sindaco di Avellino: Romana Capaldo o Tiziana Guidi?

Ma si parla pure di Fiorina Capozzi, giornalista avellinese (lavora al Fatto Quotidiano) con competenze specifiche in economia, contabilità e finanza, che ha seguito nell’ombra, per il sindaco Ciampi, diverse situazioni, fornendo preziosi suggerimenti, tra cui la posizione da prendere sulla questione Alto Calore.

Una delle tre donne dovrebbe essere il candidato dei pentastellati che avrebbero grosse possibilità di guidare nuovamente le sorti del Comune di Avellino nel caso dovesse concretizzarsi l’ipotizzato accordo con Luca Cipriano.

Non dimentichiamo che Cipriano, al ballottaggio, era a sostegno del sindaco Ciampi.

Forte del suo successo recente e quindi tirato un pò da tutti per la giacca, si era parlato pure di un possibile accordo tra Cipriano e la destra o di un suo riavvicinamento al Pd.

Con la possibile alleanza tra Gianluca Festa e Maurizio Petracca – altra voce di…mercato – diventerebbe difficile trovare un accordo a tre, con troppi galli a cantare.

Tornando ai 5 Stelle, al momento Romana Capaldo ha escluso l’ipotesi ma, pure in politica, le smentite rafforzano l’indiscrezione.

Il suo nome ha destato forte interesse: è un notaio, è benestante (come dice il popolino, non ha bisogno di arricchirsi facendo politica), è competente di leggi ovvero sa interpretarle e magari spiegarle ad altri, è moglie di un senatore pentastellato, è figlia di un imprenditore da sempre vicino a Ciriaco De Mita (che non è più sponsor di Petracca e quindi…).

Insomma l’identikit della bella Romana è di quelli che consentono di rastrellare consensi tra una cittadinanza ancora disorientata dopo la breve esperienza politica conclusasi con la sfiducia per il sindaco Vincenzo Ciampi.

Rispetto al quale la differenza con la Capaldo è come tra il giorno e la notte.

 

 

 

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