“Renzi ? Vince nel Pd ma perde nel Paese”. E’ un D’Alema al curaro quello che ha fatto tappa all’Università di Salerno, prima, e nella città di Salerno, poi. All’ateneo di Fisciano Massimo D’Alema ha preso parte al seminario “La Russia di Putin e la sfida all’Europa” promosso dall’associazione ABCD- LaboratorioUNISA.
“L’Italia in questo momento, a livello internazionale, si trova in una posizione di forte debolezza. E’ oppressa da un debito pubblico estremamente elevato, siamo tra i maggiori Paesi europei quello che è più indietro dal punto di vista della ripresa economica, siamo ancora sette punti di pil al di sotto del livello del 2008”. Ed ancora.
“Abbiamo circa il 40% di disoccupazione giovanile, ha detto D’Alema, una sostanziale stagnazione del mercato del lavoro a prescindere dalla propaganda”. “L’obiettivo internazionale per l’Italia da inseguire in questo momento, dovrebbe essere quello di spostare l’impegno dell’Europa maggiormente verso il Mediterraneo”.
E parlando di fiscal compact, ovverosia il Patto di bilancio europeo: “introdurlo nei trattati così com’è sarebbe suicida per l’Europa. Va cambiata la politica economica dell’Europa, gli investimenti non possono essere calcolati come spesa pubblica. E’ chiaro infatti che bloccando gli investimenti tutto il tema della competitività si scarica sulla riduzione del costo del lavoro, sulla riduzione dei diritti dei lavoratori. E questa è stata la ragione del corso disastroso di questi anni e del perchè la gente si è via via disamorata dell’Europa”.
D’Alema non ha dubbi che “la prospettiva del Pd, di Renzi, è quella di un’alleanza con Forza Italia” E sulle primarie che hanno segnato la vittoria dell’ex Premier: “Era largamente prevedibile il risultato di Renzi. Nel Pd sono rimasti i seguaci di Renzi. Non c’è nessuna discussione politica. Quando si è andati a votare per il referendum, la grande maggioranza ha votato contro di lui. Vincere nel Pd per Renzi non è un problema, il problema è che lui perde nel Paese”.