“In data 27 aprile Insieme all’associazione Libera abbiamo depositato una nota indirizzata al Presidente del Tribunale, al Sindaco e al Prefetto per evitare lo spostamento definitivo presso l’aula bunker del Tribunale di Napoli delle udienze inerenti al processo Isochimica, a oggi le parti in causa si sono caratterizzate per un’imbarazzante indifferenza contornata dall’incapacità che auspichiamo non volontaria di trovare una soluzione adeguata. Per parte nostra noi non arretriamo di un passo, continuiamo a ritenere che le carenti condizioni strutturali dell’aula della Corte D’Assise d’Avellino non devono in alcun modo determinare tale sopruso, dopo la mattanza e trent’anni di depistaggi, insabbiamenti, ricatti, minacce lo Stato interroga lo Stato, l’attribuzione delle responsabilità morali e giuridiche è un elemento tutt’altro che formale, è giustizia sociale verso gli ex lavoratori, la città di Avellino e l’intera Provincia, perché nell’ex opificio di Borgo Ferrovia, per portata lesiva e intrecci delinquenziali, è stata scritta una delle peggiori pagine della storia”.
“A riguardo non arretreremo di un passo, lunedì 5 giugno parteciperemo all’assemblea indetta dal ‘comitato lavoratori ex isochimica’ dove proporremo a tutti gli interlocutori che vorranno cimentarsi una serie d’iniziative di sensibilizzazione affiancate a una petizione popolare” così in una nota la segreteria provinciale di RIfondazione comunista.