Alto Calore, la nota di Sinistra ecologia e libertà

Alto Calore, la nota di Sinistra ecologia e libertà

Non c’è mai stata l’adesione di SEL al cosiddetto centrosinistralternativo. Non possiamo che smentire le notizie apparse, a questo proposito, negli ultimi giorni. Da sempre, abbiamo criticato l’idea minoritaria che ispirava quel progetto politico. E, molte volte, abbiamo segnalato il rischio che una spaccatura del centro-sinistra avrebbe semplicemente avvantaggiato la destra, come è avvenuto anche alle scorse provinciali. Continuare su quella strada, oggi, è semplicemente “accanimento terapeutico”. Lo sostengono in una nota Nicola Cicchetti, Gennaro Imbriano e Stefano Lieto. “Prima se ne prende atto e meglio sarà per tutti – aggiungono – questo ci dicono anche le recenti vicende dell’Alto Calore Servizi, dove le destre si affermano solo grazie alle lacerazioni presenti nel nostro campo. Anche lì, infatti, le assenze di alcuni sindaci Pd e di due sindaci di SD hanno facilitato il cammino ai nemici dell’acqua pubblica. Ed hanno, di fatto, agevolato il lavoro di quanti, nel Pd, nell’Udc e nel Pdl, puntano a realizzare uno sciagurato accordo trasversale per la privatizzazione dell’acqua. Ora però il momento è troppo delicato, e le forze democratiche e progressiste non possono permettersi altri scivoloni. Il Pd, invece di avventurarsi in discutibili trattative con le destre, deve contribuire a realizzare una proposta politica unitaria di coalizione. Perciò sollecitiamo i sindaci e i partiti del centro-sinistra a bloccare qualunque tipo di dialogo trasversale e ad aprire urgentemente un serio confronto di coalizione sulla questione acqua. Pensare di realizzare accordi istituzionali con questa destra, che in Parlamento ha votato per la privatizzazione dell’acqua, è sintomo purtroppo dell’enorme confusione politica diffusa in certi settori del Pd. Per poter essere credibili di fronte al popolo del centro-sinistra, c’è bisogno di far vivere ogni giorno l’alternativa. E l’alternativa alle destre si costruisce anche sul terreno politico e simbolico dell’acqua pubblica. Iniziamo da subito, raccogliendo insieme le firme per i tre referendum”.

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