Avellino – Comune, la risposta di Gabrieli a La Verde

Avellino – Comune, la risposta di Gabrieli a La Verde

A seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri da Stefano La Verde, capogruppo del Pd in consiglio comunale, non si fa attendere la risposta del consigliere del Partito Democratico Leonida Gabrieli.
“Mi sorprendono e non poco le dichiarazioni di La Verde, sia per il tono che per il contenuto. Per il tono, perché, rispetto ad una breve mia dichiarazione che ha posto in evidenza l’esasperante stallo in cui versa la definizione degli assetti della Giunta, egli eleva una verità a scontro o attacco (ormai anche uno starnuto diventa tale); per il contenuto, perché nessuno lancia ultimatum né ritiene di potere o dovere imporre alcunchè né tantomeno ha screditato o vuole screditare il Sindaco e le sue scelte, purchè queste si facciano. Allora, premesso che abbiamo sempre dimostrato in Consiglio la piena solidarietà al Sindaco e agli assessori interni, che sono anche i nostri riconosciuti assessori e sui quali mai, dico mai abbiamo espresso giudizi negativi (e sul punto chi afferma il contrario dice il falso, come è falso che da noi sia stato dato un giudizio di ‘scarso spessore e qualità’ della Giunta) e premesso che è nostro costume portare rispetto a tutti, non possiamo che rimarcare la condizione di paralisi di due settori chiave dell’Amministrazione: cultura e urbanistica. Così come non faremo mai prevalere i rapporti personali su quelli istituzionali. Dire questo è un capriccio? E’ un attacco? E’ un’offesa? Dire ciò che, forse, pensa l’intero Gruppo o buona parte di questo è una bestemmia? Non crediamo. E’, al contrario, una insormontabile verità che può far male, ma è la verità. Ed è alla Città, che amiamo, che dobbiamo rispetto e verità, soprattutto se si è consapevoli di ‘cosa rappresenti la città di Avellino nel panorama politico regionale e nazionale’. Rispetto e verità che vanno oltre l’appartenenza ad un partito. Per questo motivo fin dall’inizio della consiliatura, partecipando alle poche riunioni di Gruppo, abbiamo fatto sentire la nostra voce critica si, ma sempre costruttiva. Se, infine – conclude Gabrieli – c’è qualcuno che ritiene che tutto debba essere omologato, anche l’intelligenza, non possiamo che trarre le dovute conseguenze e confermare la nostra totale indipendenza”.

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