Cicchetti: “Fermiamo l’ondata di centrodestra”

Cicchetti: “Fermiamo l’ondata di centrodestra”
“I cittadini Irpini sono chiamati a scegliere il Presidente della Provincia e i sindaci di 54 comuni tra cui la Città capoluogo. Si decide se l’Irpinia resta di centro sinistra o viene consegnata al centro destra”. Così in una nota Vito Nicola Cicchetti, ex segretario provinciale dei Comunisti itali…

Cicchetti: “Fermiamo l’ondata di centrodestra”

“I cittadini Irpini sono chiamati a scegliere il Presidente della Provincia e i sindaci di 54 comuni tra cui la Città capoluogo. Si decide se l’Irpinia resta di centro sinistra o viene consegnata al centro destra”. Così in una nota Vito Nicola Cicchetti, ex segretario provinciale dei Comunisti italiani. “Questa importante scelta – aggiunge – passa in secondo piano per l’ipostazione personalisti che ha assunto la campagna elettorale. Si discute del trasformismo di De Mita & C., e lo stesso accusa quotidianamente di incapacità dirigenti e amministratori (che non lo hanno seguito) scordando che il primo incapace e colui che ha operato queste scelte. Chi si propone di rinnovare la politica e dare nuovo sviluppo all’Irpinia calca la scena politica da 50 anni ed è responsabile oltre che della situazione attuale delle tante nefandezze compiute, ultima l’accordo De Mita destra per sciogliere l’ente Provincia. In un si fatto quadro politico – dice sempre Cicchetti – l’errore di una parte della sinistra irpina che, in controtendenza con l’esperienza nazionale di sinistra e libertà, si candida con un inesistente centro sinistra alternativo a dare una mano a De Mita & C. per concorrere a perpetuare il “dominio” dei Demitiani, Garganiani ecc. C’è necessità di cambiare. Ma non si cambiare consegnando, ancora una volta, l’Irpinia a vecchi residuati bellici. Chi può pensare che sia la stessa cosa eleggere a presidente della Provincia un rappresentante del DP o del PDL? Chi può pensare che il rinnovamento di Avellino passi per l’elezione di allevi di De Mita poi transitati nel centro destra, e che si parta da questi per costruire un centro sinistra alternativo? Siamo proprio sicuri che i lavoratori, i giovani, le fasce deboli, l’ambiente il mezzogiorno possono essere rappresentati dalla politica del PdL, da Bossi, dalla Carfana, Sacconi, Brunetta da Sibilia che vota lo “scippo” dei fondi FAS? I “sinistri alternativi” nell’ipotesi del ballottaggio daranno l’indicazione di votare Galosso o Preziosi? De Simone o De Mita-papi Berlusconi? Pilatescamente lasceranno libertà di voto?. Questo l’inganno da smascherare. I comunisti Irpini e il popolo della sinistra sapranno dare la giusta risposta sostenendo “la sinistra che unisce”.

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