De Angelis (pdci): Un voto contro la destra

De Angelis (pdci): Un voto contro la destra
L’Onorevole Giacomo De Angelis, coordinatore provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, in una nota esprime il suo parere sulla situazione politica in vista del ballottaggio di Domenica e Lunedì: “La coalizione di centrodestra al Comune di Avellino – come pure alla Provincia – è una “ibridazion…

De Angelis (pdci): Un voto contro la destra

L’Onorevole Giacomo De Angelis, coordinatore provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, in una nota esprime il suo parere sulla situazione politica in vista del ballottaggio di Domenica e Lunedì: “La coalizione di centrodestra al Comune di Avellino – come pure alla Provincia – è una “ibridazione”, frutto di un compromesso, di un “patto di interessi”: da una parte una destra fascista e liberista, nemica dei ceti popolari, dall’altra il sistema di potere demitiano, il cui leader ha come principale obiettivo il mettere in atto una vendetta contro i propri ex amici di partito. A cementificare l’accordo tra chi per decenni si è più o meno contrapposto, la prospettiva di gestire decine di milioni di euro di finanziamenti pubblici. A sostegno della coalizione di centrodestra è sceso, poi, il peggio della Città e dell’Irpinia: palazzinari, speculatori ed infimi personaggi. Non è possibile affidare Avellino a questa gente. Il PdCI, forza costitutiva della lista unitaria comunista e del centrosinistra alternativo, non parteciperà direttamente al ballottaggio, non avendo ricevuto risposte sulle questioni programmatiche e avendo rifiutato “accordi al ribasso”, buoni solo per chi è a caccia di poltrone. Pur restando critici rispetto alle gestioni amministrative di Comune e Provincia, pur ritenendo che il PD non rappresenti, oggi, una forza di progresso e di cambiamento, esprimiamo – anche attraverso un voto contro il candidato sindaco Preziosi – la nostra ferma opposizione alla destra, al demitismo e all’affarismo. Il nostro disprezzo va, poi, a quella parte di sinistra o sedicente tale, che pur di garantirsi la sopravvivenza personale e di raccogliere briciole di potere ha deciso di offrire il proprio appoggio, con liste raccogliticce, a candidati fino a ieri, almeno apparentemente, osteggiati. L’elettorato ha però bocciato nettamente costoro, che ancora credono di poter dare lezioni di politica. Non si può parlare di nuovo centrosinistra dimostrandosi subalterni al PD, né di unità della sinistra alimentando scissioni, in nome di un generico ed inconsistente “nuovismo”, che non è altro che l’opportunismo, il revisionismo ed il trasformismo di sempre. Per aprire una nuova stagione politica, invece, occorrerebbe cambiare metodi, contenuti e gruppi dirigenti. Il PdCI intende ripartire dall’unità dei comunisti, per la costruzione di un nuovo e più grande partito comunista, condizione necessaria per una sinistra di alternativa”.

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