Ferrero a Solofra al fianco di Santoro

Ferrero a Solofra al fianco di Santoro
Paolo Ferrero segretario nazionale di Rifondazione Comunista lancia la candidatura di Amalio Santoro ed intona senza mezze misure il “de profundis” alle politiche liberiste degli ultimi anni che avrebbero dovuto far risorgere l’Italia e che di fatto sono alla base della crisi economica che stiamo vi…

Ferrero a Solofra al fianco di Santoro

Paolo Ferrero segretario nazionale di Rifondazione Comunista lancia la candidatura di Amalio Santoro ed intona senza mezze misure il “de profundis” alle politiche liberiste degli ultimi anni che avrebbero dovuto far risorgere l’Italia e che di fatto sono alla base della crisi economica che stiamo vivendo. L’attacco a salari e stato sociale, secondo Ferrero, in omaggio al dio della produzione ha prodotto un impoverimento generalizzato della società. A questo si aggiunge un modello di economia che ha provato a produrre attraverso la speculazione, svincolata dal bene materiale e che in pratica ha provato a fare soldi dai soldi. Questa è in breve la ricetta della crisi economica che si registra a livello mondiale. Come se ne esce? “Aumento di stipendi e pensioni andando a prendere i soldi lì dove ci sono. La forbice fra ricchi e poveri nell’ultimo periodo si è allargata a dismisura e questo mina la convivenza civile”. In secondo luogo “Estensione della cassa integrazione a tutti i lavoratori, sia a quelli che lavorano nelle aziende al disotto dei quindi dipendenti si ai cosiddetti lavoratori atipici, e per un periodo superiore ai dodici mesi”. In terzo luogo “Una politica pubblica che intervenga sul credito. In Italia i soldi delle tasse dei cittadini sono stati date alle banche private, ai soggetti cioè che con la speculazione hanno causato la crisi, affinchè potessero continuare a speculare”. “Prioritario è però la costruzione di una risposta collettiva a fatti che altrimenti vengono vissuti come drammi individuali”. Ed Amalio Santoro: “L’avventura del centro-sinistra alternativo nasce dalla volontà di restituire autorevolezza e dignità ad una politica troppo spessa unicamente attenta alle prebende ed alle clientele”. Ed ancora. “E’ necessario andare oltre l’esperienza del centro-sinistra che fino ad ora si è avuta in questa provincia. Un centro sinistra che si è rivelato improduttivo e conflittuale”. Restituire dignità alla politica vuol dire recuperare il senso della coalizione. Per la Provincia: “immagino un ruolo centrale attraverso la gestione dell’ordinario ma anche facendo sentire la propria voce sui grandi temi dello sviluppo”.

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