Giovani democratici: è scontro aperto

Giovani democratici: è scontro aperto

Scontro nei Giovani democratici. Di seguito la nota inviata dal circolo Gd “Martino Vellotti” di S. Martino Valle Caudina:
“In seguito alla denuncia redatta nei giorni scorsi dalla componente Marino riteniamo che il circolo Gd “Martino Vellotti” di S. Martino V.C. non può fare altrimenti di avanzare anche la propria indignazione non solo per i torti già denunciati ma per altre cause che meritano la dovuta attenzione. Decisamente come un fulmine, ma non tanto a ciel sereno, esprimiamo innanzitutto la nostra solidarietà alla componente mariniana per le mancanze inerenti alle ultime azioni politiche svolte dalla maggioranza del coordinamento provinciale dei Gd di Av. Da quanto emerso nella recente denuncia confermiamo a pieno titolo tutte le vicende “antipoitiche” consumate da una stretta “oligarchia” a partire dal congresso del 28 giugno 2009 fino alla direzione provinciale di martedì scorso. Inoltre desideriamo esprimere anche le nostre ragioni che ci hanno portato a dissentire totalmente della mala ed irrispettosa gestione del movimento dei Giovani Democratici avellinesi. Nella spartizione delle cosiddette “poltroncine” si è preferito non dare ascolto a quelle che dovrebbero essere la linfa vitale non solo dei Gd, ma crediamo di ogni organizzazione politica: i territori. Nella prima campagna di adesione dell’organizzazione, il tesseramento 2009/2010, il circolo Gd di S. Martino V.C. si è imposto come il primo in Irpinia contando ben 42 tesserati. Un paese di quasi 4800 abitanti che conferma, tra l’altro, l’alta tradizione movimentista degli anni addietro. Primi assoluti, in attesa del congresso cittadino di Avellino che non si è mai svolto per la carenza dirigenziale da parte di chi, fino ad oggi, si “spaccia”, ma di fatto non lo è, come “guida” e come “sintesi” dell’organizzazione . Se non siamo stati chiari ci rivolgiamo soprattutto al segretario provinciale Giuseppe Mercurio che con la sua incapacità, la sua presunzione e la sua irresponsabilità, ha condotto questa organizzazione, non più politica ormai, a divenire un movimento paragonabile ad una mera associazione di “bocciofila”. Nulla contro tali attività, ma noi ci muoviamo, lavoriamo, proponiamo, sulla base di programmi politici portati avanti dal Partito Democratico e coma tali, appartenenti anche a questo partito, vogliamo poter svolgere appassionatamente e con pacatezza la nostra attività politica promuovendola e partendo soprattutto dal territorio. Ma ciò a quanto pare non è bastato tanto da, non solo escludere la prima sezione dell’Irpinia dalla direzione provinciale, ma addirittura si pensa di voler rimpastare dall’esecutivo il nostro rappresentante provinciale Valerio Pisaniello con la delega agli enti locali. Nonostante il nostro profuso lavoro – la quale ci ha premiati con risultati altamente soddisfacenti – il nostro tenace impegno dimostrato fino ad oggi, siamo stati infangati e mortificati da chi fino a pochi anni fa non aveva nessuna tessera di partito. Ed è qui la contraddizione. Il Pd dovrebbe essere il partito dell’innovazione e noi, riponendo fiducia in Mercurio, credevamo di tenere fede a tale principio anche nel movimento giovanile non puntando su persone appartenenti alle rispettive organizzazioni originarie (Sinistra Giovanile e Giovani della Margherita). Preposizioni dimostratesi totalmente opposte a quello che credevamo. Evidentemente l’inesperienza e l’incompetenza politica hanno dato i suoi frutti. L’ignobile atto di non valutare il più grande movimento irpino e addirittura di voler radiare fuori dall’organizzazione giovanile il nostro rappresentante provinciale, nonostante anche lui membro della maggioranza, per puri “capricci” individuali, è quanto di più pericoloso possa esistere per le concezioni fondanti dello stesso partito. Il movente di tale “atto autoritario” è stato dettato dalla nostra diffidenza verso questa mala gestione. Una diffidenza che è bastata a far scattare quell’azione di repressione con modalità “giacobine” e “filo-dittatoriali”. La nostra voce “scomoda”, divenuta ormai l’opposizione interna della maggioranza, deve essere eliminata per consolidare e trasformare, appunto, la suddetta maggioranza in una pura oligarchia. Infatti già è stata messa in atto tale piano non invitando alla direzione provinciale di martedì scorso il nostro rappresentante e membro dell’esecutivo provinciale Pisaniello. Mah !! Come se si celebrasse un’interrogazione parlamentare e non si invitasse il rispettivo Ministro. Ma orgogliosamente dichiariamo che non basterà un semplice rimpasto dell’esecutivo a fermare la nostra azione. Cogliamo l’occasione per comunicare a tutti che questo ci servirà e ci motiverà per sradicare questo “marciume tumorale” che si è annidato nella nostra tanto amata organizzazione. Dato che siamo in tema di autoritarismo allora dichiariamo ad alta voce che saremo la “Stalingrado d’Irpinia” !!! Ci batteremo e lotteremo perchè crediamo che i Gd non sono solo i Mercurio ma sono anche i tanti ragazzi che danno tempo, lavorano e dimostrano amore a questa organizzazione. Che nonostante i torti subiti, non solo negli ultimi giorni, sono sempre lì pronti a dare tutto, a sostenere le proprie idee e soprattutto la propria organizzazione. Perchè noi crediamo che i Giovani Democratici non sono proprietà di nessuno ma combattiamo perchè tale organizzazione sia la casa di tutti. Ci opporremo con tutte le nostre forze a questa deriva autoritaria e approfittiamo per fare un appello al partito citando il celebre sociologo Goffman e il suo concetto di drammaturgia: ogni individuo porta una maschera che nel teatro della vita la indossa ma che, dietro le quinte, nel suo privato, la toglie e si rivela per quello che è veramente. Morale: attenti a chi si intrufola, magari tramite “vantaggi statutari”, nella classe dirigente del partito che con la sua “maschera giovanile” si spaccia nel teatro per un giovane volenteroso e democratico ma, dietro le quinte, nasconde principi autoritari rivelandosi, di fatto, un vero e serio pericolo e minando la credibilità del partito stesso. Infine accetteremo con piacere l’invito da parte dei compagni ed amici della componente Marino alla prossima assemblea dei tesserati in programma. Porteremo il nostro contributo e saremo felici di prendere parte ad una fase nuova per la nostra organizzazione. Avanzeremo con costruttività le nostre proposte e le nostre idee in un luogo finalmente comune, in totale autonomia e scevri da appartenenze precostituite, ma soprattutto lontani da chi con “azioni ostruzioniste” tenta di affondare quest’organizzazione sacrificando la collettività per vantaggi personali e auto referenziali”.

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