Massimo Preziosi – “La gente vuole i fatti”

Massimo Preziosi – “La gente vuole i fatti”
Intenso pomeriggio, quello di ieri per l’avvocato Massimo Preziosi, candidato a sindaco di Avellino per l’Unione di Centro, sostenuto dall’intera coalizione di centrodestra. E’ diventata ormai un’abitudine, quella di effettuare sopralluoghi in città per verificare lo “stato di salute” di quartieri…

Massimo Preziosi – “La gente vuole i fatti”

Intenso pomeriggio, quello di ieri per l’avvocato Massimo Preziosi, candidato a sindaco di Avellino per l’Unione di Centro, sostenuto dall’intera coalizione di centrodestra. E’ diventata ormai un’abitudine, quella di effettuare sopralluoghi in città per verificare lo “stato di salute” di quartieri, parchi pubblici, contrade rurali. E’ toccata alla parte storica di Valle. «Ho avuto modo – dice Preziosi – di toccare con mano i disagi dei residenti di quest’area di Avellino. Contrada Ponticelli, infatti, non dista molto dal centro città, ma i cittadini mi hanno confessato, quasi con rassegnazione, di sentirsi isolati. E soprattutto hanno ribadito di essere stanchi delle continue promesse arrivate dall’amministrazione comunale, in particolare dai quella uscente. In cinque anni, infatti, nulla di quello che era in programma è stato realizzato». Il problema più annoso registrato dai cittadini di contrada Ponticelli è di sicuro rappresentato dall’assenza di un adeguato impianto fognario. «I residenti – continua Preziosi – hanno tenuto a sottolineare che la realizzazione delle fogne rappresentava uno degli impegni assunti da Galasso all’indomani del suo insediamento. In cinque anni questo impegno è stato disatteso. Ecco, è proprio questo il modo di intendere l’amministrazione che va sradicato. Chi si comporta così mostra di avere poco rispetto per chi rappresenta, lasciando trasparire il disinteresse per le sorti della comunità, dei cittadini». A chiudere il quadro già poco esaltante di contrada Ponticelli la manutenzione stradale e i problemi di dissesto idrogeologic.A seguire il candidato a sindaco, Massimo Preziosi, ha fatto un ampio giro lungo la collina della Terra, il centro storico di Avellino, partendo da piazza Castello per arrivare in piazza Duomo, via Seminario, rampa Tofara. Con lui c’erano il segretario provinciale de La Destra, Arturo Meo, il segretario provinciale di Italiani nel Mondo, Ines Fruncillo, il segretario cittadino dell’MpA, Gerardo Bergamasco e il candidato al consiglio comunale, Pasquale Matarazzo. Prima tappa al Parco del Teatro “Gesualdo”. L’opera è stata inaugurata pochissimi giorni fa ed è stata immediatamente chiusa. E anche oggi lucchetti e catene impedivano l’accesso all’area. «E’ questa la conferma che si è trattato di una inaugurazione assolutamente finta – ha commentato Preziosi – una messinscena per fini elettoralistici. Il sindaco uscente ha confessato che il parco non può essere aperto perché mancano i custodi. Questa non può essere una giustificazione valida. Tanto valeva non aprirlo. Tanto valeva non prodigarsi nell’organizzazione di un taglio del nastro fasullo». Intorno al teatro “Gesualdo”, poi, degrado, sporcizia, cartacce ovunque, vegetazione selvaggia, una giungla di automobili. «Questo – ha commentato Preziosi – dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, il polo culturale di Avellino. E invece è una specie di immondezzaio, non degno di una città civile». Ma il caso più eclatante è di sicuro rappresentato dall’area dell’ex Seminario, area che va dal Duomo e si prolunga fino alla Casa della Cultura “Victor Hugo”. Anche qui erbacce altissime, una recinzione arrugginita e tanta sporcizia. E poi un muro pericolante, il manto stradale in condizioni pessime, reperti archeologici senza alcuna forma di protezione. «Mi risulta – ha commentato l’avvocato Preziosi – che l’amministrazione guidata da Galasso aveva la possibilità di utilizzare un finanziamento per un importo di quasi tre milioni di euro per il recupero dell’area dell’ex Seminario. Risorse previste dal programma Fas. Ma di questo finanziamento si sono perse completamente le tracce. E’ questa la conferma dell’immobilismo di un’amministrazione guidata da un sindaco temporeggiatore, cronicamente indeciso, incapace di imprimere un indirizzo certo». Poi vicolo Sette Dolori, San Nicola ai Greci, i cunicoli longobardi, ovunque abbandono per una delle zone più suggestive, almeno potenzialmente, di Avellino. Ed è proprio questo l’impegno che il candidato sindaco Preziosi intende assumere con la città: «Il nostro obiettivo – ha dichiarato – è davvero quello di fare del centro storico, della collina della Terra, il fiore all’occhiello della città, captando tutti i canali di finanziamento possibili ma soprattutto riempiendo di idee questa zona, attraverso il contributo di addetti ai lavori: da architetti di levatura internazionale fino ad esperti di marketing territoriale. Vogliamo che questa zona torni davvero a vivere, come succedeva nei decenni scorsi, fornendo sostegni adeguati a chi ha voglia di investire nel centro storico per l’apertura di attività commerciali e legate all’artigianato. E, inoltre, puntiamo su di un modello diverso di gestione delle strutture presenti in quest’area, partendo proprio dal Parco del Teatro e dal Belvedere. E’ un pezzo troppo importante di Avellino per affidarlo all’abbandono e al degrado come accade oggi».

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