Pd – Pdl, è scontro in Provincia sulla vicepresidenza

Pd – Pdl, è scontro in Provincia sulla vicepresidenza

Tensioni tra il Pd e il Pdl, dopo l’ultima seduta provinciale tenutasi a Palazzo Caracciolo in merito all’elezione del vicepresidente. Infatti il partito democratico è stato costretto a rinviare questa elezione, dopo aver constatato l’indisponibilità da parte della maggioranza, a rieleggere Nando Romano, dimissionato un paio di settimane fà. Ad intervenire sull’accaduto è lo stesso Romano che ha dichiarato: “il presidente Sibilia mi accusa di aver utilizzato un linguaggio poco consono all’indirizzo dei consiglieri, ma in realtà mi sono solo limitato a dire “vergognatevi” , in riferimento alla mancanza di democrazia, che era venuta a determinarsi, durante l’assemblea in cui ho rassegnato le mie dimissioni. Lo stesso Sibilia ha parlato più volte di centralità dei consiglieri in aula e poi impedisce di parlare, è assurdo. La verità è che non mi sono mai lasciato accreditare da lui, non sono mai entrato nella sua stanza per chiedere qualcosa per me e forse questo può dare fastidio. Se qualcuno crede che mi stia zitto, perchè voglio tornare alla vicepresidenza, si sbaglia di grosso, quello che penso, come sempre ho fatto, lo dico”. Sarcastica la conclusione di Romano che dice: “Sibilia ad inizio mandato a dichiarato che qualora il suo governo non si fosse caratterizzato per il “fare” si sarebbe dimesso. Beh mi domando cosa stia aspettando”.
A prendere la parola per il Pd è anche il consigliere Franco Russo che dice: “ho votato per il rinvio dell’elezioni del vicepresidente solo per disciplina di partito, per quello che mi riguarda Romano è la nostra prima e unica scelta, pertanto mi auguro che la maggioranza non voglia continuare su una strada assolutamente antidemocratica”.
Il Popolo delle Libertà dal canto suo sembra interessato ad aprire un dialogo, come spiega il capogruppo Franco Di Cecilia: “in consiglio abbiamo stigmatizzato il comportamento di un consigliere che ha offeso tutti i presenti, senza dimenticare che l’opposizione negli ultimi tempi ha cambiato “tattica”, passando da un confronto dialogante e costruttivo, ad un atteggiamento oltranzista e estremista. E’ chiaro che se questi sono i toni, la maggioranza non può fare altro che chiudersi al dialogo, anche se spero che ciò non avvenga e al più presto si possa ripristinare un confronto serio tra le parti”.

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