Preziosi: “Galasso è lo smemorato di Avellino”

Preziosi: “Galasso è lo smemorato di Avellino”
Incontro a rione San Tommaso per Massimo Preziosi, candidato alla carica di sindaco di Avellino dell’Unione di Centro con il sostegno dell’intera coalizione di centrodestra. All’incontro erano presenti i candidati delle nove liste collegate alla candidatura dell’avvocato Preziosi. Di fronte ad una …

Preziosi: “Galasso è lo smemorato di Avellino”

Incontro a rione San Tommaso per Massimo Preziosi, candidato alla carica di sindaco di Avellino dell’Unione di Centro con il sostegno dell’intera coalizione di centrodestra. All’incontro erano presenti i candidati delle nove liste collegate alla candidatura dell’avvocato Preziosi. Di fronte ad una platea nutrita, una carrellata di interventi di candidati alla carica di consigliere. L’incontro è stato concluso dall’accorato intervento del candidato sindaco. In apertura il saluto di Maurizio Petracca, coordinatore cittadino dell’Unione di Centro. «Se la coerenza – ha dichiarato Petracca – è quella del sindaco Galasso, allora preferisco essere incoerente. Ricordo bene quello che Galasso mi diceva quando De Mita decise di uscire dal Partito Democratico. Era contento, Galasso, perché, diceva lui, finalmente ci si era liberati dai comunisti. E’ con questa coerenza che ha deciso di rimanere nel Pd». Accorato ed intenso l’intervento del candidato sindaco Massimo Preziosi. Che parte dal sindaco uscente: «Sapevate – ha detto – che non solo a Collegno c’è lo smemorato? Ma c’è anche lo smemorato di Avellino ed è il sindaco uscente, anzi l’ex sindaco, Galasso. E’ smemorato perché non ricorda le cose ha detto, non ricorda le cose che non ha fatto. Ed è per questo che merita di andare a casa, perché è stato incapace di governare questa città». Emozionante il passaggio dedicato a Gerardo Cucciniello a cui è stato tributato un caloroso applauso: «Gerardo – ha detto – è riuscito a raccogliere tutte le vostre energie e a farsi promotore di tutte le vostre esigenze. Non credo che in passato il suo contributo sia stato utilizzato per come meritava. Oggi lo stesso contributo lo rivedo nel figlio, Tony, e questo contributo sapremo valorizzarlo». E ancora attacchi a Galasso: «Mi ha impunemente definito come un avvocato napoletano. Ma secondo Galasso quali sono i requisiti per essere avellinese? Io sono nato ad Avellino, lavoro ad Avellino, risiedo ad Avellino e sono già stato sindaco di Avellino, il vostro sindaco. E da sindaco ho fatto cose importanti, altro che ordinaria amministrazione. Ed è questo ciò che Galasso non ricorda e che non conosce ed è questa sua smemoratezza che evidenzia quanto lui sia stato incapace di amministrare Avellino». Poi lo stato di degrado in cui versa la città: «E’ questo abbandono – ha detto Preziosi – che dobbiamo respingere, è questo degrado, è il governo fatto di clientele e di soprusi che dobbiamo cestinare. Noi abbiamo bisogno di cambiare e allontanare tutto quello che Galasso rappresenta». E ancora il dato politico: «Nel 2004 –ha continuato Preziosi – Galasso era a capo di una coalizione che si è dissolta, una coalizione che egli ha perso pezzo dopo pezzo. E oggi dice di essere il candidato del centrosinistra. Ma esiste anche un altro centrosinistra che si dice alternativo al centrosinistra di Galasso. Ma allora di chi è candidato Galasso? Qual è il vero centrosinistra? Con noi questa confusione non ci può essere. Noi siamo una coalizione coesa, seria, che intende tutelare i vostri interessi sulla base di un programma concreto che abbiamo scritto insieme». Poi l’appello finale: «Per respingere tutto questo – ha commentato Preziosi – avete un solo strumento. Ed è lo strumento del voto. Contro questo modo vecchio e stantio di fare politica, contro chi ha abusato della vostra intelligenza. In questi giorni ho incontrato migliaia di persone e non ho trovato nessuno che fosse contento dell’amministrazione di Galasso. E allora sulla base di cosa vengono a chiedervi di nuovo il voto? Il loro è un atto di arroganza, un’arroganza che voi respingerete perché, ne sono certo, stavolta voi darete la vostra fiducia alla nostra coalizione».

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