SD: Dichiarazione di Roberto Montefusco

SD: Dichiarazione di Roberto Montefusco
In occasione della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale e di quello del Comune capoluogo, la nostra terra è impegnata in una battaglia di resistenza. Resistenza contro i mille trasformismi che attraversano la politica irpina (ultimo clamoroso esempio i dirigenti storici del …

SD: Dichiarazione di Roberto Montefusco

In occasione della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale e di quello del Comune capoluogo, la nostra terra è impegnata in una battaglia di resistenza. Resistenza contro i mille trasformismi che attraversano la politica irpina (ultimo clamoroso esempio i dirigenti storici del socialismo irpino finiti mestamente nelle liste di Sibilia) , resistenza rispetto alla quantità sproporzionata di candidati, che lacerano le famiglie e spaccano le comunità . Resistenza contro le ipocrisie di chi oggi si fronteggia dopo aver governato insieme (e male) il nostro territorio. Insomma l’Irpinia oggi si confronta con tutto questo, come pare aver compreso anche il Vescovo di Avellino, Mons Francesco Marino quando parla di una competizione elettorale segnata “da una complessa frammentazione e dalla caduta libera di un pensiero alto” ed esorta a votare candidati “onesti e competenti, che chiedono il voto senza egoismi celati, con una coerente biografia politica”. Un richiamo che, da laico, trovo utile, ma che, mi sia consentito, dovrebbe percuotere le coscienze di tanti politici locali, anche molto autorevoli, che si professano cattolici, e che davvero non paiono coerenti con il profilo indicato da Mons. Marino. Noi proponiamo un’altra strada, quella dell’incontro delle culture politiche più avanzate di questa provincia: quella cattolico democratica, quella comunista, e quella della sinistra riformista. Idee e uomini che si presentano al giudizio degli elettori con storie coerenti e coscienza pulita, con la volontà di rappresentare una speranza per Avellino e per l’Irpinia. Oggi gli enti locali svolgono un ruolo essenziale per il destino delle comunità,in primo luogo attraverso l’utilizzo dei fondi europei. E’ necessario rimettere questo enorme flusso di denaro al servizio dei cittadini e delle comunità,ripartendo dall’ambiente, dalla cultura, dalla valorizzazione del “capitale umano” (per stare agli obiettivi che l’Europa ci indica) e sottrarlo al controllo delle solite e note lobbies. Il centro sinistra alternativo ha questa missione: rinnovare la politica e le classi dirigenti, e rinnovare il campo dell’opposizione ad una destra spregiudicata e pericolosa. Vogliamo quindi rappresentare l’Irpinia che resiste, certo, ma anche quella che propone, che progetta il futuro, e che non si rassegna.

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