Abolizione province, dal Baianese appello a De Mita e Zinzi

“Il dibattito sull’abolizione delle Province è affrontato, a mio avviso, con un atteggiamento che banalizza la questione. Ridurre il ragionamento sull’organizzazione Istituzionale alla sola idea del risparmio di risorse, nonostante le difficoltà di bilancio del nostro Paese ,è a mio avviso un errore politico”. Lo si legge in una nota a firma di Giuseppe Vecchione, esponente Udc del Baianese. “L’approccio da avere, per arrivare a soluzioni più serie, – aggiunge – dovrebbe unire all’idea del risparmio economico quella legato alla rappresentanza delle Comunità e in ultimo quello sulle delle competenze dei vari livelli Istituzionali; che sia chiara, e non confusa ,come è accaduto di constatare negli ultimi anni per gli enti locali. Per tenere insieme questi due criteri, rappresentanza e risparmio, si potrebbe pensare più che ad un abolizione netta delle Province, ad un ridisegno delle Regioni in modo tale da far si che i territori spesso sottorappresentati, come potrebbe essere proprio la Prov. di Avellino in Campania o quella di Benevento,possano avere a riferimento un ente di governo del territorio che abbia la caratteristica della vicinanza e di una buona rappresentanza dei territorio in termini numerici, altrimenti potenzialmente mortificata in altri contesti Istituzionali. La linea di ragionamento che intendo seguire quindi è quella che va nell‘ottica dei 3 livelli di Governo(S tato,ente intermedio e Comune), ma che tenga debitamente in conto la rappresentanza delle comunità nelle scelte di Governo(quindi:omogeneità territoriale, condivisione di interessi,necessità e problematiche;ua sorta di Macro-Provincia) e non soltanto una soddisfazione tecnica per aver disegnato al meglio il territorio nazionale o tagliato “x” euro da Bilancio stesso: sarebbe l’ennesima sconfitta della politica, intesa come luogo della risoluzione dei problemi del popolo, nei confronti di un approccio aziendalista e tecnocratico . Spero che chi ricopre ruoli apicali all’interno del’Udc in Campania faccia di tutto per scongiurare un approccio del genere, e da quanto emerge dalla stampa mi pare di capire che né De Mita, né Zinzi hanno questo tipo di approccio; spero vivamente in un loro impegno per un ridisegno più intelligente delle nostre istituzioni”.

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