Agricoltura, Foglia incontra la federazione agronomi campani

“Ho ascoltato volentieri le proposte della Federazione e assicuro tutto il mio interessamento sulle questioni poste nell’incontro di oggi. Abbiamo condiviso la necessità di ottenere: incremento occupazionale; innovazione tecnologica avanzata; attenzione alla sicurezza alimentare; azioni per preservare e incrementare la competitività dell’agricoltura campana.
Condivido naturalmente le preoccupazioni espresse anche in merito al dissesto idrogeologico e le considerazioni sulla pianificazione e governo del territorio come strumento di promozione della crescita economico-sociale e di perseguimento di obiettivi, secondo i quali lo sviluppo può divenire strumento integrato e sostenibile con il mondo rurale”. Così il Presidente della Commissione Regionale Agricoltura, On. Pietro Foglia (UDC) al termine dell’incontro con la Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Campania che si è svolto ad Avellino, presenti i Presidenti dell’ordine di Avellino, Tommaso Vitale, di Benevento, Serafino Ranauro, di Napoli e della federazione regionale, Emilio Ciccarelli.
La Federazione, che rappresenta un totale di circa duemila dottori agronomi che operano su tutto il territorio regionale, aveva espresso forti perplessità in merito alla preannunciata disposizione che includerebbe il settore agricolo nel più ampio Dipartimento della salute e delle risorse naturali con materie relative alla sanità e all’ambiente anziché nel Dipartimento della programmazione e dello sviluppo economico. La federazione, che ha ricordato l’importanza del settore agricolo nell’economia campana, ha chiesto il riconoscimento del ruolo dei dottori agronomi e forestali rispetto ai tavoli in materia ambientale, difesa del suolo oltre che dell’agricoltura.
“La categoria si aspetta un maggiore ascolto sulle diverse problematiche di interesse generale e del comparto agricolo in particolare – ha dichiarato il Presidente della federazione regionale dei dottori agronomi, Emilio Ciccarelli – . La difesa del suolo e del rischio idrogeologico merita un approccio interdisciplinare visto che il dato territoriale del mondo rurale rappresenta il 90% del territorio nazionale. E’ corretto dire che anche la giusta applicazione delle tecniche agricole aiutano a salvaguardare il territorio”.

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