Alto Calore, bassa politica

Alto Calore

L’Irpinia obbedisce al diktat della regione Campania che non ha nessuna intenzione di mettere soldi per riparare sia i debiti che gli acquedotti della nostra provincia. L’assemblea dei sindaci ha dato mandato all’amministratore Michelangelo Ciarcia di procedere con il piano di scissione societaria, che prevede la creazione di una nuova realtà composta dai soli soci della provincia di Benevento, i quali si accolleranno il 20% dei debiti contratti negli anni dall’ente di corso Europa. Il piano di scissione è subordinato al via libera del tribunale di Avellino, dal momento che sull’Alto Calore pende una richiesta di dichiarazione di fallimento da parte della procura della repubblica, al momento sospesa grazie alla domanda di concordato.

È singolare che mentre L’Unione europea, lo stato e la regione stiano procedendo a politiche di accorpamento dei territori di Irpinia e Sannio su tutti i servizi pubblici, proprio sulla gestione delle acque il presidente della regione abbia deciso di procedere in direzione opposta. La scissione dell’Alto Calore segue infatti la divisione del vecchio consorzio Ato Calore irpino in due consigli di distretto, uno per provincia. Eppure Ato significava proprio ambito territoriale ottimale, ossia l’unità di misura minima per territorio e popolazione tale da assicurare una gestione efficiente di tutto il servizio idrico, compresa la depurazione industriale.

La provincia di Benevento pur essendo priva di sorgenti potrà contare su un sistema idrico migliore, innanzitutto perché i comuni non hanno debiti da pagare. La regione da anni corrisponde al Sannio un contributo che contribuisce ad abbattere i costi di pagamento delle bollette. L’Irpinia si ritrova ancor più sguarnita da una divisione che rappresenta sul piano economico/finanziario una perdita di patrimonio e di competenze. In attesa di definire improbabili accordi per dare vita ad una nuova società che gestisca acqua e rifiuti, restano circa 150 milioni di debiti e acquedotti che perdono oltre la metà dell’acqua. Per ora la regione Campania ha annunciato lo stanziamento di 35 milioni di euro. Per la ristrutturazione dello stadio Arechi di Salerno.

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