Appello al Pd: caso cinipide diventi oggetto confronto primarie

“Ci sarebbe bisogno, e sembra difficile non capirlo, di un nuovo modo di affrontare persino le primarie. Ormai urgono scelte e decisioni dirette, riflessioni cristalline, che non debbano necessariamente chiudersi in un ambito partitico. Ma da lì partire per trovare una linfa nuova. Qui non si tratta nemmeno di entrare in un ambito squisitamente politico, ma alcune tematiche dovrebbero necessariamente entrare in gioco. Il problema della Castanicoltura e la “mosca cinese” stanno colpendo da anni interi territori. Nessuno sa ad ora come la cosa potrà risolversi, è un qualcosa di complesso e tutti lo sanno, ma bisogna sempre parlarne, in ogni contesto”. Lo si legge in una nota di Alessandro Gioia a nome dell’Unione Comuni Serinesi. “Cosa – si aggiunge – potrebbe fuoriuscire dal dibattito delle primarie: riguardo alla mosca cinese si ha intenzione di introdurre una riflessione ampia, decisa? Se questo problema non riguarda solo l’Irpinia, ma il Piemonte, e in aggiunta altre zone di vasta produzione castanicola? Le tematiche forti legate al territorio, che possono mettere a rischio l’equilibrio economico e sociale nei prossimi anni dell’assetto produttivo di interi paesi, necessariamente debbono rientrare all’interno delle primarie. Questo perché? In molte aree nazionali e locali sono i produttori, gli agricoltori che democraticamente si sentono affini ad un pensiero di partito a scegliere il loro possibile referente segretario, e quindi ora come ora, quale possibilità migliore per un salto di qualità politica che abbandoni riflessioni alte e politichesi per immergersi per un attimo in una questione amaramente reale. Quello che si chiede in questa sede è che a livello locale, chi è impegnato nelle primarie del Pd faccia in modo che tali situazioni giungano ai piani alti del partito. Credo che ci possa essere la possibilità e la sensibilità dovuta, qui non si tratta di creare attrito all’interno di una democratica competizione. Anzi affrontare una problematica del genere potrebbe essere ben vista. Il problema deve essere risolto prima o poi. I partiti inizino a parlarne, anche in un’occasione come le primarie. I problemi reali dovrebbero necessariamente entrare nel merito delle discussioni e chi dà il proprio assenso deve sentirsi bene pensando di aver fatto la cosa giusta, di aver scelto il segretario giusto, di chi abbia alla fine saputo interpretare a piena la complessità della quotidianità. Si ripete, la questione castanicoltura è una questione non solo squisitamente locale, ma nazionale. Introduce un indotto impressionante, per fortuna, è un qualcosa che l’ Italia con il trascorrere degli anni non può permettersi di perdere. Bisogna carpirne l’importanza, la questione della mosca cinese diventerà presto un problema politico nazionale. La castagna dà da vivere a centinaia di migliaia di persone senza contare l’indotto. Un potere produttivo impressionante, e che rientri nelle primarie, adesso del Pd, in futuro all’interno degli altri partiti. E’ un dovere, nell’avviso, di chi è inserito in una organizzazione sociale e civile come quella del Pd, che rappresenta milioni di persone”.

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