Avanzo di bilancio, Gnerre replica alla De Simone

L’Assessore provinciale al Bilancio, Carmine Gnerre, replica a quanto affermato stamane in conferenza stampa dalla consigliera provinciale del Pd, Alberta De Simone, in merito all’avanzo di bilancio:
“Con questa nota si replica alle strumentali asserzioni rivolte dal capogruppo del PD ed ex presidente della Provincia di Avellino on. Alberta De Simone nonché dal rappresentante del centrosinistra alternativo Giuseppe Moricola, nel corso dell’odierna conferenza stampa, in particolare per le critiche rivolte nei confronti di questa amministrazione in relazione alla presenza nel bilancio provinciale di un notevole avanzo di amministrazione. Appare invero non più tollerabile una così impudente strumentalizzazione di tale vicenda, peraltro rivolta in un momento così delicato quale quello che sta vivendo l’Ente in relazione alla questione rifiuti, e che costringe il sottoscritto ogni anno, in occasione dell’approvazione del bilancio, a fornire le medesime spiegazioni. Inoltre è alquanto singolare che tali critiche provengano proprio da chi ha amministrato in precedenza la Provincia, determinando allora lo sforamento del patto di stabilità che ha comportato notevoli pregiudizi sia al bilancio provinciale che all’intera economia locale.
I motivi di un Avanzo di Amministrazione così cospicuo, lo si ribadisce per l’ennesima e spero ultima volta, sono legati al preciso obiettivo che si è imposta quest’amministrazione: dare respiro alle imprese creditrici dell’Amministrazione per opere realizzate senza sforare i limiti imposti dal Patto di Stabilità. L’ultimo anno in cui l’Avanzo di Amministrazione ha subito una forte riduzione rispetto al passato è stato nel 2008: la gestione finanziaria si è chiusa con un avanzo pari a poco meno di 12 milioni di euro contro i poco più di 18 milioni della gestione precedente. Ciò si è verificato perché nell’anno 2008 è stata effettuata un’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2007 per più di 13 milioni di euro destinata a spese d’investimento.
Si tratta di una decisione presa dall’allora gestione commissariale non condivisibile in quanto è vero che tali somme sono state soltanto impegnate e non pagate, quindi non incidenti sul patto di stabilità 2008 (le spese d’investimento incidono solo per la cassa non per la competenza); ma si è finito col trasferire alle gestioni future tutta una serie di obbligazioni non facilmente soddisfabili in quanto i relativi pagamenti entravano in conflitto con il Patto di Stabilità di riferimento.
Diversamente quest’amministrazione, facendo tesoro degli errori commessi in passato, ha improntato la propria politica gestionale al rispetto dei vincoli di finanza pubblica e al non appesantire l’ente di una serie di obbligazioni non facilmente soddisfabili, in virtù del fatto che i relativi pagamenti influivano sui futuri obiettivi di Patto di Stabilità.
Nell’anno 2009, per questo motivo, si è deciso di non attuare il Programma delle Opere Pubbliche e di farlo confluire nell’Avanzo di Amministrazione tra i fondi per il finanziamento delle spese d’investimento (ovviamente quelle a suo tempo decise), pronti ad essere liberate non appena la normativa sul Patto di Stabilità dovesse consentirlo.
Le somme vincolate ammontano a quasi 13 milioni di euro.
Se a questo aggiungiamo che nella gestione 2009, sempre per rispettare il Patto di Stabilità, si è reso necessario rinunciare a spese correnti non obbligatorie previste in bilancio, ammontanti a quasi 5 milioni di euro, ecco spiegato il perché l’Avanzo di amministrazione passa da circa 12 milioni di euro del 2008 a circa 30 milioni di euro del 2009.
Stessi motivi riscontrabili nel 2010 dove l’Avanzo sale a 49 milioni di euro per effetto di economie gestionali legate al Patto di Stabilità per circa 7 milioni di euro.
Inoltre ulteriori 12 milioni di euro sono legati alla cancellazione di residui passivi legati a spese impegnate nelle gestioni passate e realizzate per importi inferiori agli impegni assunti. Di queste preme rilevare che quelle finanziate con trasferimenti erariali sono state anch’esse iscritte tra i fondi per il finanziamento di spese d’investimento e costituiscono una risorsa pronta ad essere utilizzata se il Patto di Stabilità ce lo consentirà.
Spero di aver chiarito una volta per tutte la questione ed auspico che ogni tentativo di confondere la pubblica opinione da parte di autorevoli esponenti dell’opposizione venga per il futuro opportunamente evitato”.

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