Male la prima. Inizia con un rinvio la serie di appuntamenti del consiglio comunale che – quando tutti i componenti avranno voglia e tempo – dovrà occuparsi di argomenti importanti per una città ormai senza governo.
Cos’avevano di meglio da fare quei consiglieri che hanno fatto saltare l’appuntamento per la loro assenza?
Ma è vero o no che elemosinavano voti, tre anni fa, perché volevano essere i rappresentanti dei cittadini nel consiglio comunale? E adesso perché non lo fanno, dove vanno quando ci sono le sedute consiliari, cosa raccontano per giustificare quelle assenze?
Si doveva parlare della messa in liquidazione del Teatro Gesualdo, del Documento di Programmazione ma non potevano farlo quei 16 volenterosi che si sono ritrovati in aula. E gli altri? Assenteisti peggiori dei furbetti del cartellino. I loro nomi dovremo tenerli a mente quando torneranno a chiedere il voto. Sempre che ne abbiano il coraggio e la faccia tosta.