Cisl: ora gli eletti rispettino gli impegni

Cisl: ora gli eletti rispettino gli impegni

Nel pomeriggio si è riunito il Comitato Esecutivo della UST CISL di Avellino, presso la sede territoriale dell’Organizzazione ed ha approvato all’unanimità la relazione del Segretario Generale Mario Melchionna. Tra le varie questioni affrontate, la situazione Politico-sindacale, i risultati elettorali e gli impegni assunti dai candidati in sede di campagna elettorale, le vertenze ancora aperte in Irpinia e l’analisi della situazione occupazionale attraverso i recenti dati forniti dall’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Ust Cisl, che dimostrano lo stato di crisi e di emergenza in cui si trova già da diverso tempo la nostra Provincia Il Mezzogiorno, soffre fortemente della crisi economica e sempre di più questa crisi produce disoccupazione e difficoltà per le imprese e i territori. Le risposte delle istituzioni, Governo Nazionale e Regione Campania, si stanno dimostrando lente e deboli, non adeguate a contenerne l’impatto ed insufficienti nel fornire risposte che contengano stimoli per lo sviluppo. Il dibattito in corso sul Mezzogiorno continua a disperdersi, si discute della inadeguatezza della capacità di spesa della nostra Regione, subendo nei fatti la riduzione dei fondi pubblici per lo sviluppo. Nelle imprese Campane e quelle che ricadono nel territorio della nostra Provincia c’è un legame molto stretto tra il ricorso al lavoro nero e al sommerso e il costo del lavoro, i tassi di interesse, l’uso di contratti atipici e la bassa spesa per ricerca e sviluppo. La crisi, rende necessario un salto di qualità del nostro sistema produttivo ed industriale, anche per migliorare i livelli di produttività, penalizzati dall’andamento economico generale. Secondo la Cisl Irpina bisognerebbe agire su più fronti: abbassare la leva fiscale e contributiva e agganciare il costo del lavoro alla produttività attraverso contrattazioni territoriali/settoriali; favorire l’innovazione, per permettere di superare un modello obsoleto basato sul controllo dei prezzi e dei costi; introdurre nuovi processi di prodotto e di riorganizzazione aziendale. Alla luce dei risultati elettorali, la Cisl Irpina si augura che gli impegni assunti in campagna elettorale siano mantenuti e concretizzati in tempi brevi. Al di là del colore politico, l’obiettivo è uno: quello di uscire dal tunnel della crisi e di ridare un pò di speranza al territorio Irpino, martoriato già da troppo tempo dalla piaga della disoccupazione. Troppi i licenziati, troppi i precari, ma soprattutto troppi i nostri giovani, costretti a dover lasciare la loro terra in cerca di una possibilità di lavoro e quindi di sopravvivenza. Per la festa del Primo Maggio, la Chiesa scende in campo insieme al Sindacato per difendere il diritto al lavoro e la speranza di un futuro migliore. La Cisl Irpina è soddisfatta per la partecipazione della Chiesa all’iniziativa, un fronte comune per esprimere piena solidarietà alle famiglie di tutti i lavoratori in difficoltà. Insieme a questa importantissima Istituzione anche Sindacato, imprenditori, Istituzioni e Politica. La Cisl Irpina ha di recente costituito i Coordinamenti zonali della Valle Ufita e dell’Alta Irpinia, con i rappresentanti di tutte le categorie interne all’Organizzazione: per la zona della Valle Ufita è stato designato Coordinatore Tullio De Padua e per l’Alta Irpina Gaetano Venezia. Il Comitato Esecutivo considera fondamentale la costituzione dei Coordinamenti Zonali, come supporto alle attività dell’UST Cisl in tutti i Comuni della Provincia. La loro funzione sul territorio è quella di migliorare la qualità dei servizi offerti nelle numerose sedi Cisl e intensificare l’attività sindacale all’interno di tutti i luoghi di lavoro. Il Comitato Esecutivo ha programmato degli incontri con tutte le categorie della Cisl divisi per area: settore agricolo, edilizia e industriale:, settore commercio, servizi e terziario; scuola, pubblico impiego, sanità e sociale. l’obiettivo è di analizzare le problematiche relative ai diversi settori e avanzare eventuali proposte alle istituzioni e alle controparti datoriali sia pubbliche che private. La Cisl ritiene di fondamentale importanza aprire una discussione tra le parti sociali, Regioni e Governo centrale per capire su quali linee si coopera e non si litiga sulle grandi questioni del Paese : dal fisco alle infrastrutture, all’energia, al credito, al Mezzogiorno. Il nostro Paese è in difficoltà ancor prima della crisi internazionale, e mentre gli altri paesi si sono già riorganizzati prefigurando anche come sarà il dopo crisi, noi invece ci siamo persi in questioni sterili e lontane dalle esigenze della gente.

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