Congresso Pd, intervento Giovani Democratici Area Dem

A ventiquattr’ore dal tanto atteso congresso provinciale dei Giovani Democratici Area Dem di Avellino accoglie con favore la decisione della Commissione Congressuale Provinciale di rinviare di 7 giorni l’assemblea dei delegati. In questa Provincia, infatti, si è manifestata la volontà di sovvertire le regole del gioco e di mortificare l’appassionato impegno civile e politico di tanti ragazzi che ogni giorno sui loro territori portano avanti battaglie per il bene comune, spinti dai loro ideali, principi e valori. Cogliamo la scelta della Commissione Provinciale come un’opportunità per ricreare un clima di serenità e tranquillità all’interno dei Giovani Democratici .Crediamo fortemente che i Congressi siano il punto politicamente più alto per un’organizzazione giovanile, un momento in cui ci si possa confrontare su idee, proposte e temi inerenti alla società prima ed all’ organizzazione stessa poi ed abbiamo sempre sperato che per ognuno di noi tali principi rappresentassero le fondamenta di un comune sentire. A quanto pare, purtroppo, non è così!!!! Ad oggi dobbiamo costatare che qualcuno, avvalendosi di strumenti burocratici, sia convinto che le assemblee siano solo un momento in cui “contarsi” per poi” spartirsi” eventualmente qualche posto in più in una Segreteria o in una Direzione. Questa logica non ci appartiene nella maniera più assoluta, sempre l’abbiamo combattuta e sempre la combatteremo. Siamo stanchi di chi ogni giorno più che accendere il confronto politico sui veri temi che attanagliano la nostra società e la nostra generazione, più che aprire un vero e leale confronto sugli stessi tende a minare le basilari regole democratiche in un particolare momento storico in cui i giovani già si sentono fortemente scoraggiati e lontani dalla politica e da ciò che essa esprime. Non accettiamo che si possa infangare la nostra organizzazione, il nostro simbolo e il lavoro di centinaia di ragazzi; non accettiamo che si metta in discussione tutto ciò; non possiamo davvero credere che con un colpo di spugna vengano letteralmente cancellati circa 20 delegati per il congresso provinciale e più di 200 voti alla tesi nazionale “Democrazia al futuro”. Questi ragazzi hanno tutto il diritto di poter far sentire la loro voce e di poter esprimere le loro idee perché espressione dei vari territori di appartenenza e megafono dei problemi delle loro cittadine. La politica è confronto, dialogo e sintesi e facciamo davvero tanta fatica a dibattere, se mai ce ne fosse data la possibilità, con chi non parte da questi concetti per noi irrinunciabili. Con forza denunciamo questa rapina a volto scoperto operata da chi tira le fila della Commissione Congressuale Regionale che ha ampiamente dimostrato di non essere organo di garanzia, come sarebbe dovuto essere, ma organo politico a tutti gli effetti. “Lotteremo” con ogni mezzo lecito per ridare a questi giovani quello che a loro appartiene perché chi ritiene di essere classe dirigente ha il diritto-dovere di difendere chi nelle varie realtà territoriali lavora con impegno e sacrificio giorno per giorno. Disposti a ricorrere a tutti i livelli di questa organizzazione per riaffermare il sacrosanto diritto al voto, saremo pronti anche a non prendere parte al congresso provinciale se così non sarà, consapevoli di rappresentare oltre il 60% degli iscritti dei GD della provincia di Avellino. Sarebbe una scelta forte che prenderemo con la morte nel cuore per tutte la ragioni si qui dette e per l’amore e la responsabilità che in tutti i momenti significativi vissuti dai Giovani Democratici ci hanno sempre contraddistinto. Certi che in questi 7 giorni si possa trovare ancora una soluzione, con tutta l’onestà intellettuale che nessuno può negarci rinnoveremo sempre e comunque il nostro impegno, ispirato ai valori di questa organizzazione e di questo partito, anche se eventualmente costretti a farlo fuori da quelle stanze che molti criticano ma che a quegli stessi tanto piacciono. Queste nostre parole saranno inviate oltre che agli organi di stampa anche ai nostri Segretari nazionali, Fausto Raciti e Pierluigi Bersani.

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