Congresso provinciale Uil Fpl, i componenti: una farsa

Congresso provinciale Uil Fpl, i componenti: una farsa
“Ad oltre una settimana dal congresso provinciale della UIL FPL e dalla contestazione della validità dello stesso, è opportuno fornire ulteriori informazioni sulla vicenda”. Così hanno esordito Tullio De Padua, Lucio Solimene e Gaetano Venezia, segretari provinciali uscenti della UIL FPL. I tre, ne…

Congresso provinciale Uil Fpl, i componenti: una farsa

“Ad oltre una settimana dal congresso provinciale della UIL FPL e dalla contestazione della validità dello stesso, è opportuno fornire ulteriori informazioni sulla vicenda”. Così hanno esordito Tullio De Padua, Lucio Solimene e Gaetano Venezia, segretari provinciali uscenti della UIL FPL. I tre, nel corso del congresso, definito più opportunamente una ‘riunione di amici’, sono entrati nel merito delle ragioni che hanno suscitato prima le loro perplessità, quindi il malcontento ed infine il disappunto totale. Ragioni che hanno a che fare con la gestione dell’organizzazione sindacale provinciale ad opera del segretario Petretta. L’operato del segretario è apparso ai tre segretari uscenti improntato all’assoluto personalismo, con effetti deleteri sul lavoro dell’organizzazione sindacale; il congresso non è che l’ultimo atto di una condotta che è stata contestata dai tre segretari uscenti fin dal 2008. I tentativi di coinvolgere gli organi regionali e nazionali della UIL, perseguito con costanza, non è, tuttavia, riuscito ad avere riscontri, nonostante si denunciassero continue mortificazioni della vita democratica dell’organizzazione e, infine, chiare violazioni delle stesse norme statutarie. Il 2 ottobre, i segretari uscenti avevano scritto ai Segretari regionale e nazionale UIL-FPL Osvaldo Nastase e Giovanni Torluccio, per denunciare il comportamento scorretto e contrario allo statuto del segretario Petretta, e contestualmente veniva ribadito come il segretario fosse stato sfiduciato dalla segreteria fin dal 19 settembre. Il 13 ottobre veniva informato della situazione il segretario Confederale Luigi Angeletti (a cui era stata inviata per conoscenza anche la precedente comunicazione), chiarendo tutti gli aspetti della vicenda e la grave gestione che il Petretta faceva della fase precongressuale. I punti più rilevanti della contestazione dei segretari uscenti nei confronti del Petretta possono riassumersi come segue. Il segretario provinciale ha portato avanti una fase precongressuale del tutto personalistica, senza informare e rendere partecipe in nessun modo la segreteria che, di fatto, proprio nella fase più delicata, è stata esautorata. E’ vero che i segretari uscenti sono stati convocati il 2 ottobre per gli adempimenti necessari, ma si è trovato già tutto deciso, tant’è che non vi era nemmeno l’ elenco degli iscritti. Il criterio adottato per gli accorpamenti è la dimostrazione lampante di quanto denunciamo. Non solo sono stati messi insieme centri che distano anche 100 Km l’uno dall’altro, ma sono stati accorpati in modo tale che il numero dei rappresentanti sia talmente variabile da restare sempre e comunque legato al giudizio del segretario. Va notato come la circostanza che la segreteria sia stata tenuta fuori dalla gestione degli accorpamenti contravvenga esplicitamente a quanto deliberato dal Direttivo Provinciale il 14 luglio 2009. Da tempo i segretari uscenti invocavano una gestione trasparente, nella quale la Segreteria potesse svolgere le funzioni di organo collegiale, ma ogni qualvolta chiedevano chiarimenti trovavano il muro di gomma, innalzato da Petretta e il suo rifiuto alle logiche collegiali. Era anche evidente l’intenzione di Petretta di epurare la Segreteria, operazione che gli è riuscita nonostante i segretari uscenti abbiano interessato ed informato sull’andamento delle cose i maggiori organi del sindacato anche a livello nazionale. Ci si trova di fronte al tentativo di chiudere ogni spazio democratico. Per questo i segretari uscenti hanno chiesto alla Commissione Verifica Poteri, al Segretario organizzativo nazionale e al Presidente Assemblea Congresso provinciale di invalidare il congresso, in quanto non rispettoso delle regole dettate dallo Statuto; in particolare chiedevano che fosse applicato da parte della Segreteria Nazionale “l’intervento straordinario” ai sensi dell’articolo 131, comma 1, lettera D, dello Statuto Uil Fpl. Ci si appellava anche al rispetto degli articoli 11 e 29, poiché, si ribadisce, la Segreteria Provinciale non è mai stata convocata per stabilire gli adempimenti necessari allo svolgimento del congresso provinciale e i segretari uscenti, che rappresentano la maggioranza nella segreteria, non hanno mai consegnato alcun elenco dei delegati al Congresso, né verbali delle rispettive assemblee di base. In ogni caso, i segretari uscenti hanno fatto richiesta di acquisire tutti gli atti relativi al congresso. A una settimana dal congresso appaiono inefficaci anche le rassicurazioni che ai segretari uscenti erano state date dal segretario organizzativo nazionale Michelangelo Librandi; proprio questa mancanza rende necessario il presente comunicato, per il quale si è atteso nella speranza che le avanzate rassicurazioni avessero un esito concreto.

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