Consulenze sui rifiuti, altri guai per Bassolino

Consulenze sui rifiuti, altri guai per Bassolino
“Dopo quello per l’emergenza rifiuti, ancora una richiesta di rinvio a giudizio per Bassolino, questa volta relativa alle consulenze, a suo tempo, attribuite proprio per uscire da quella emergenza. Ma la sensazione – anche alle luce delle dichiarazione rilasciate dagli stessi Magistrati, a proposit…

Consulenze sui rifiuti, altri guai per Bassolino

“Dopo quello per l’emergenza rifiuti, ancora una richiesta di rinvio a giudizio per Bassolino, questa volta relativa alle consulenze, a suo tempo, attribuite proprio per uscire da quella emergenza. Ma la sensazione – anche alle luce delle dichiarazione rilasciate dagli stessi Magistrati, a proposito del rischio prescrizione – che la verità su quei fatti sia ancora lontana ci inquieta. E non poco”. E’ il commento del capo dell’opposizione in Consiglio regionale, Francesco D’Ercole, a proposito dell’ennesima richiesta di rinvio a giudizio di Bassolino, presentata dai pm Novelli e Greco della Procura di Napoli. “Il rinvio a giudizio – continua D’Ercole – in un Paese garantista come il nostro e per garantisti a tutto tondo come noi, non è né un’attestazione di colpevolezza, né una condanna. Per questa ragione è nella convinta consapevolezza che i cittadini debbano sapere cosa realmente è successo e come e perché quell’emergenza sia poi degenerata in un vero e proprio disastro ambientale che ha messo così a lungo in ginocchio la Campania, il suo turismo e, per conseguenza, la sua economia (come ha testimoniato anche il recente rapporto Svimez sull’economia meridionale, presentato la settimana scorsa), riteniamo doveroso da parte nostra chiedere alla Magistratura campana di dare un colpo d’acceleratore ed arrivare nel tempo più breve possibile alla celebrazione dei processi ed alla definizione della sentenza finale”. “ E questo – conclude D’Ercole – non solo perché è giusto che i campani sappiano, soprattutto perché, l’eventuale prescrizione di queste reati, lasciando l’opinione pubblica nella più totale incertezza, sarebbe una sconfitta per la verità ed, ancora di più, per la Giustizia e la Magistratura stessa”.

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