“L’Irpinia è in caduta libera. Basta conoscere il territorio per toccare con mano le famiglie che fanno la spesa a credito, non pagano fitti, mutui e bollette. La loro insofferenza è palpabile ed allora riaffiora il desiderio del ritorno alla lira. Con nostalgia si ricordano i tempi in cui un caffè costava 500 lire e si riusciva anche a risparmiare per realizzare qualche sogno”. E’ quanto afferma Antonio Della Porta, commissario cittadino e vice presidente regionale Adc.
“Oggi il mancato adeguamento delle retribuzioni al costo della vita ci costringe a fare salti mortali per arrivare a fine mese con la paura di dover affrontare spese impreviste. Ad una moneta unica non corrisponde un’unica politica fiscale. Ciò comporta che se in Italia il costo della vita e la tassazione sono più gravosi, in altri paesi i carichi sono dimezzati ed è più facile e vantaggioso investire. Si crea così un meccanismo di concorrenza sleale a svantaggio del nostro Paese e della nostra terra.
La soluzione non è abbandonare l’euro e tornare alla lira ma creare una vera unione fiscale ed economica che ci permetta di competere ad armi pari con gli altri paesi. Una Unione Europea forte deve fondarsi fra i popoli e sull’aiuto reciproco. Non si può tornare indietro, bisogna rimboccarsi le maniche e riscoprire la forza dei valori dell’etica e della morale umana”, conclude Della Porta.