Crisi Fiat, Fruncillo incontra Centrella

Crisi Fiat, Fruncillo incontra Centrella
Il presidente provinciale della Fondazione “Italiani nel Mondo”, Ines Fruncillo, ha incontrato nella sede romana dell’Ugl il segretario nazionale dei Metalmeccanici Giovanni Centrella per fare il punto sulla vertenza Fiat ed in modo particolare sul futuro dello stabilimento Fma di Pratola Serra, anc…

Crisi Fiat, Fruncillo incontra Centrella

Il presidente provinciale della Fondazione “Italiani nel Mondo”, Ines Fruncillo, ha incontrato nella sede romana dell’Ugl il segretario nazionale dei Metalmeccanici Giovanni Centrella per fare il punto sulla vertenza Fiat ed in modo particolare sul futuro dello stabilimento Fma di Pratola Serra, anche in vista del vertice del 29 gennaio prossimo con le Organizzazioni Sindacali presso il Ministero dello Sviluppo Economico. “Il quadro illustrato dal segretario nazionale dell’Ugl-Metalmeccanici è stato, a dir poco, drammatico. – commenta il presidente provinciale della Fondazione “Italiani nel Mondo” Ines Fruncillo – Il piano illustrato dall’Amministratore Delegato Fiat, Sergio Merchionna, non ha dato risposte esaustive in merito alle intenzioni reali di Fiat sugli investimenti per rilanciare la Fma mentre su Pomigliano, è notizia proprio di queste ore, di una nuova tornata di cassa integrazione (due settimane dal 22 febbraio al 7 marzo prossimi) insieme ai siti di Mirafiori, Termini, Sevel Val di Sangro, Melfi e Cassino e che interesserà circa 30mila lavoratori. Concordo pienamente su quanto dichiarato dal segretario nazionale dell’Ugl-Metalmeccanici, Giovanni Centrella. Il cuore della nuova vertenza Fiat è nel Centro-Sud, da Termini Imerese a Pratola Serra. Ed è per questo che è necessario unire le forze per contrastare questa crisi industriale che sta assumendo davvero le sembianze di un grave problema sociale: i lavoratori temono per il loro futuro e non possiamo fare finta di non vedere”. Durante l’incontro, il segretario nazionale dell’Ugl-Metalmeccanici, Giovanni Centrella, ha sottolineato che “… ci vuole solo senso di responsabilità, prima di tutto da parte di Fiat che sta invece mostrando un’incomprensibile indifferenza senza fare nulla di concreto per raffreddare un clima che rischia di giorno in giorno di arroventarsi sempre di più. Ed è questo il motivo per il quale abbiamo chiesto che il tavolo convocato per il 29 gennaio deve essere allargato ad altri stabilimenti, che stanno vivendo una crisi sempre più drammatica”. A testimonianza delle preoccupazioni di Centrella, lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori della cooperativa Logi-Service, che opera nell’indotto dello stabilimento in segno di protesta contro le prime avvisaglie di un mancato rinnovo delle commesse. “Alla luce dello stato delle cose – afferma il presidente provinciale della Fondazione “Italiana nel Mondo”, Ines Fruncillo – il contributo che la classe dirigente politica provinciale e regionale dovrebbe dare è ‘la prospettiva’. Il compito della politica e quindi di chi la rappresenta nelle sedi istituzionali, è quello di perseguire un percorso proteso a migliorare il tessuto sociale ed economico della realtà in cui opera. Chi fa politica deve avere un progetto teso a diversificare e valorizzare la realtà produttiva locale in modo da garantire lo sviluppo della stesa economia e quindi dell’occupazione”.

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