Crisi, Solimine chiude giro consultazioni |
Crisi, Solimine chiude giro consultazioni
L’organizzazione del tavolo anti crisi per affrontare con i sindacati e le organizzazioni di categoria le problematiche del lavoro ha ottenuto un risultato immediato: porre l’emergenza lavoro al centro del dibattito politico, recuperare una condizione di attenzione verso tutte le categorie produttive della provincia di Avellino e rilanciare la necessità di azioni concordate e mirate per uscire tutti insieme da una condizione di sofferenza. Al termine del primo giro di incontri organizzato questa mattina (14 luglio 2009) presso l’assessorato, che si trova nel centro per l’impiego di via Pescatori, l’assessore provinciale al lavoro, formazione e relazioni sindacali, Giuseppe Antonio Solimine, ha espresso soddisfazione per il clima di generale condivisione registrato nel corso dei numerosi confronti avuti con le parti interessate ed ha anticipato l’inizio del lavoro di sintesi che condurrà alla presentazione di una proposta complessiva sulle questioni del lavoro. “Occorre istituzionalizzare subito il tavolo anti crisi attraverso l’assunzione degli appositi atti deliberativi adottati dalla giunta provinciale ed avviare il monitoraggio vero della condizione del lavoro nella nostra provincia per capire bene le dimensioni del problema e per dare voce anche a quelle realtà che non stando sotto ai riflettori rischiano di non ricevere la dovuta attenzione – ha commentato – ma è altrettanto urgente attivare il confronto su base territoriale con il comune di Avellino e con l’Unione industriali per analizzare bene tutte le nostre aree industriali e produttive”. Alle organizzazioni di categoria di metalmeccanici, tessili e chimici presenti all’incontro, Solimine ha detto che bisogna snellire le procedure per la cassa integrazione e valutare come funziona il sistema bancario nella nostra provincia. Sulla Fma ha chiesto l’apertura di un tavolo specifico e sui settori tessile e chimico ha assicurato tutto l’impegno necessario. Secondo l’assessore la formazione dovrà essere di due livelli affinché si realizzi l’obiettivo che essa si pone e che spesso non è stato realizzato e per i fondi strutturali occorre recuperare il tempo perduto, atteso che dalla Provincia non è stata fatta la adeguata programmazione finalizzata all’utilizzo di quei fondi. Le federazioni generali Cgil, Cisl e Uil, presenti con i rispettivi segretari Vincenzo Petruzziello, Mario Melchionna e Franco De Feo, hanno convenuto sulla necessità che il tavolo anti crisi sia istituzionalizzato anche per scongiurare il rischio che si possano realizzare false attese nei lavoratori ed hanno chiarito che tutti gli interventi dovranno essere dedicati a tutti i lavoratori senza alcuna preferenza. Hanno chiesto che il governo sia presente sulle questioni provinciali perché il sostegno economico giunto dalla regione Campania non potrà essere garantito fino al 31 dicembre se il governo non dovesse essere attento e che sia stimolata la partecipazione agli incontri della parte datoriale. Sulla situazione alla Fma i segretari hanno chiesto che si capisca quale sia la strategia individuata per il futuro dello stabilimento di Pratola Serra e sulla cassa integrazione hanno ritenuto sollecitare l’allungamento delle giornate da 54 a 104. Bene anche l’idea di aprire il confronto con il comune di Avellino, con l’Asi e con tutti gli enti interessati per affrontare insieme i problemi. A tutti gli incontri hanno partecipato Giancarlo Pirrello, funzionario per le politiche del lavoro, e Carmine De Fabrizio, segretario aziendale Rsu lavoro. Hanno partecipato: Gaetano Altieri (Uilm); Costantinos Vassiliadis (Ugl); Antonio Longobardi (Fismic); Luciano Vecchia (Fiom Cgil); Giuseppe Zaolino (Fim Cisl); Vincenzo Flammia (Uilta Uil); Giovanni Esposito (Femca Cisl); Franco Fiordellisi (Filcem – Filtea/Cgil).