ELEZIONI POLITICHE – L’attesa visita di Mario Monti ed i quotidiani incontri con la società civile nei territori della Circorscrizione Campania 2 offrono – a candidati e non – imperdibili occasioni di riflessione. «Da quando il Presidente Monti ha deciso di salire in politica per continuare a servire l’Italia, viene quotidianamente attaccato da destra e da sinistra. La ragione è chiara: egli vuole riformare un Paese ridotto male dalla cattiva politica, ed è normale che quella stessa catti… |
ELEZIONI POLITICHE – L’attesa visita di Mario Monti ed i quotidiani incontri con la società civile nei territori della Circorscrizione Campania 2 offrono – a candidati e non – imperdibili occasioni di riflessione. «Da quando il Presidente Monti ha deciso di salire in politica per continuare a servire l’Italia, viene quotidianamente attaccato da destra e da sinistra. La ragione è chiara: egli vuole riformare un Paese ridotto male dalla cattiva politica, ed è normale che quella stessa cattiva politica vuole impedirglielo». È quanto ha dichiarato Angelo D’Agostino, numero due della lista Monti alla Camera partecipando all’inaugurazione del comitato elettorale di Corso Garibaldi a Salerno.
“Da destra e da sinistra si accusa addirittura Monti di aver affamato l’Italia con l’aumento delle tasse. Una menzogna gravissima: tutti i provvedimenti del Governo Monti sono stati votati da destra e da sinistra; così come da destra e da sinistra, fino a due mesi fa, Monti veniva giustamente acclamato come il presidente che aveva salvato l’Italia dal baratro. Ridurre le tasse non è incoerente – prosegue D’Agostino – grazie agli effetti dei sacrifici dolorosi ma necessari fatti dagli italiani nell’ultimo anno, oggi il presidente Monti può annunciare che è possibile, non fare promesse a vuoto, ma prendere impegni seri. L’impegno serio assunto per l’Imu, le cui detrazioni per la prima casa passano da 200 a 400 euro con agevolazioni per figli a carico e anziani sol; la riduzione dell’Irap, che a partire dal 2014 consentirà ben 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque anni; la riduzione dell’Irpef, 15 miliardi in 5 anni. Ecco: questi sono impegni seri – conclude D’Agostino – non promesse da campagna elettorale”.