De Lieto:puntualmente le pensioni perdono valore |
De Lieto:puntualmente le pensioni perdono valore
Ci stanno dicendo che l’inflazione è ai minimi storici e che addirittura in quattro città italiane, Milano, Venezia, Trento e Aosta, i tassi sarebbero addirittura negativi. Strano – ha dichiarato il Segretario Provinciale dei Pensionati Per l’Irpinia, Antonio de Lieto – che proprio i cittadini economicamente più deboli, come i pensionati e tantissimi lavoratori, non si siano accorti di questo improvviso blocco dell’inflazione, avendo sempre più difficoltà ad arrivare alla fine del mese. La realtà vera – ha sottolineato de Lieto – è che i prodotti che fanno parte integrante del “paniere auspicabile”, relativo ai consumi dei pensionati e di chi non naviga nell’oro, è fatto di prodotti di prima necessità e come si fa a dire che questi prodotti non sono aumentati neppure un po’, anzi sarebbero diminuiti. Certo, all’ingrosso alcuni prodotti sono diminuiti notevolmente, ma al dettaglio i prezzi sono rimasti invariati e qualche volta sono addirittura aumentati. Anche su questo fronte – ha continuato de Lieto – la realtà vera è che c’è una giungla che vede due vittime, i produttori e i consumatori: un sistema da riformare, un sistema che finalmente preveda controlli e dure sanzioni. Ma tanti di coloro che fanno i rilevamenti statistici hanno mai fatto la spesa in un mercato, in un supermercato, si sono mai confrontati con una realtà di prezzi che con la lira avrebbero fatto gridare alla follia e che oggi, pur con l’assuefazione generata dall’euro, fanno comunque arricciare il naso? Frutta e verdura, nonostante la bella stagione, sono proibitive per tanti pensionati con un reddito al disotto dei mille euro mensili – ha rimarcato il leader dei Pensionati Per l’Irpinia – e la stessa situazione la vivono i lavoratori e le famiglie monoreddito. La realtà vera è che pensioni e salari sono diventati insufficienti a garantire una vita dignitosa a milioni di italiani e che articoli a tutta pagina che evidenziano la fine del “caro spesa” sono un cazzotto allo stomaco per chi quella spesa non la può più fare, per chi dal proprio “paniere personale” ogni mese è costretto a ridurre o a eliminare qualche prodotto, è indispensabile che l’indice Istat relativo al costo della vita, per pensionati e lavoratori, sia riferito ad un paniere che prevede proprio quei generi che quei pensionati e quei lavoratori più largamente consumano. Certo, vi sarà anche qualche prodotto, in qualche città in particolare, che già ha toccato costi esorbitanti, soprattutto in città il cui costo della vita è elevatissimo, che non ha subito alcun aumento o che addirittura è leggermente diminuito, ma questo semplicemente perché sarebbe stato impensabile far lievitare ulteriormente il prezzo. Da troppo tempo le pensioni sono ferme e il loro effimero aumento è agganciato all’indice Istat, ogni anno, puntualmente, le pensioni perdono valore mentre aumentano le trattenute relative a tasse di enti locali e quant’altro – ha concluso de Lieto – e per il 2010 si potrebbe rasentare anche l’assurdo di un aumento inflattivo ufficiale vicino allo zero mentre il costo della vita, quello vero, soprattutto per i redditi medio bassi, diventa sempre più insopportabile. Il Partito Pensionati Per l’Italia ha la sensazione che oltre al danno ci si prepari anche alla beffa.