De Luca sfida Caldoro: “Per la Campania è tempo di riscatto”

AVELLINO – Tappa ad Avellino per Vincenzo De Luca, intervenuto al convegno “Giovani senza … Quale futuro in tempo di crisi”. svoltosi nel pomeriggio di oggi all’Ex Asilo Patria e Lavoro. Il sindaco di Salerno sembra essere già proiettato alle prossime elezioni regionali pe sfidare ancora, come nel 2010, l’attuale Governatore Stefano Caldoro. A De Luca non è andata giù la norma con cui il Consiglio regionale potrebbe imporre ai sindaci con più di 5.000 abitanti di dimettersi con sei mesi…

AVELLINO – Tappa ad Avellino per Vincenzo De Luca, intervenuto al convegno “Giovani senza … Quale futuro in tempo di crisi”. svoltosi nel pomeriggio di oggi all’Ex Asilo Patria e Lavoro. Il sindaco di Salerno sembra essere già proiettato alle prossime elezioni regionali pe sfidare ancora, come nel 2010, l’attuale Governatore Stefano Caldoro. A De Luca non è andata giù la norma con cui il Consiglio regionale potrebbe imporre ai sindaci con più di 5.000 abitanti di dimettersi con sei mesi di anticipo per poter concorrere alle regionali.”Le proposte della Regione Campania sono atti di malvivenza politica – ha affermato De Luca -. A settembre ci saranno le primarie che secondo me sono necessarie. Non si affronta questa sfida pensando di andare a fare lo Zecchino d’oro o il Grande Fratello. Non abbiamo più tempo da perdere perché di tempo ne è già stato perso troppo. Caldoro dopo aver proposto questa norma poi si è ravveduto. Ne prendo atto, ma francamente spero che in Campania si inizi a pensare alle cose serie. Siamo l’ultima regione in Italia per l’impiego dei fondi europei, l’ultima per prodotto interno lordo pro capite, ma siamo la prima per tasso di disoccupazione. Se continuiamo a perdere tempo un’intera generazione se ne dovrà andare da queste terre. Di fronte questi dati e sconcertante che abbiamo sei miliardi di fondi europei che dobbiamo restituire a Bruxelles, risorse che non riusciamo a spendere, per le quali non si riesce a costruire un progetto.
Dobbiamo avere un’idea della regione diversa da quella che c’è oggi, immaginando diversi centri di sviluppo perché ad oggi l’area interna della Campania non esiste per il Governo, l’Irpinia non è che appendice marginale. Credo che vada valorizzata la fascia costiera così come le aree interne, creando in ogni territorio una prospettiva di sviluppo e di vita per le nuove generazione. Penso ad un progetto Irpinia che punti su un polo industriale serio e quindi a grandi investimenti infrastrutturali da realizzare con i Fondi Europei. Basterebbe poco e potremmo rendere funzionale per Avellino l’alta capacità, collegandola con Salerno e quindi col resto d’Italia. L’Irpinia potrebbe diventare il parco della nostra regione grazie al suo patrimonio ambientale”.

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