Decreto rifiuti, De Luca: “Occasione persa”

Decreto rifiuti, De Luca: “Occasione persa”
“Con questo decreto legge si è persa un’altra occasione per avviare a risoluzione l’emergenza dei rifiuti in Campania, che non è affatto conclusa”. Così il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca ha annunciato il voto contrario – suo come del gruppo Pd – alla conversione in legge, approvata og…

Decreto rifiuti, De Luca: “Occasione persa”

“Con questo decreto legge si è persa un’altra occasione per avviare a risoluzione l’emergenza dei rifiuti in Campania, che non è affatto conclusa”. Così il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca ha annunciato il voto contrario – suo come del gruppo Pd – alla conversione in legge, approvata oggi in Senato, con modificazioni, del decreto legge n. 195 del 30 dicembre 2009, relativo alla cessazione dell’emergenza rifiuti in Campania, all’avvio della ricostruzione post sisma in Abruzzo ed ad altre disposizioni urgenti inerenti Presidenza del Consiglio dei Ministri e Protezione civile. Vicepresidente della Commissione bicamerale di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e le attività illecite ad esso connesse e segretario della Commissione Ambiente del Senato, De Luca ha indicato nel dl la prova “dell’assenza di una politica complessiva del territorio da parte del Governo, che agisce in regime di continua emergenza con la nomina di commissari straordinari, svuotando le Istituzioni territoriali della loro autorevolezza”. Per quanto riguarda le modifiche apportate al testo dalla Camera in materia di Protezione Civile, “è grave – ha detto De Luca, con riferimento alle indagini in corso della magistratura – che a persuadere Governo e maggioranza alla Camera a ritirare alcune delle norme più inammissibili ci sia voluto un evento esterno”. Il sen. del Pd, che ha firmato diciotto dei ventisette emendamenti presentati dal gruppo Pd al dl in questa fase e l’ordine del giorno dei senatori Pd per impegnare il Governo affinché la titolarità di Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e Tia (tariffa igiene ambientale) sia restituita ai Comuni, ha poi concentrato l’attenzione sull’emergenza rifiuti in Campania. E sul rischio che non si fermi l’avanzata della criminalità nel settore dei rifiuti. “La conversione in legge del dl segnerà un ulteriore commissariamento: i poteri che dal Governo passano in capo alle Province, che non a caso fanno riferimento al centrodestra. Non vorrei che la vicenda rifiuti fosse al centro della propaganda elettorale per le regionali come è accaduto in passato per altre elezioni. La logica del commissariamento svuota le Istituzioni in aree del Paese come la Campania e l’intero Mezzogiorno in cui l’avanzata della criminalità organizzata si fa sempre più inarrestabile. Purtroppo sappiamo che il 30 – 40 per cento dei 135 miliardi di euro fatturati dalla criminalità nel 2009 deriva dal traffico illecito di rifiuti. E allora non possiamo pensare di respingere questa aggressione sottraendo ai Comuni anche la titolarità di Tarsu e Tia per trasferirla alle Province. Manca una visione complessiva della questione, senza la quale l’emergenza non potrà essere risolta. Che fine hanno fatto gli altri termovalorizzatori da realizzare in Campania dopo quello di Acerra? Perché il Governo Berlusconi ha impugnato la legge sul ciclo integrato dei rifiuti della Regione Campania, ritenendo la provincializzazione giustamente superata rispetto alle materie ambientali dalla legge n. 152 del 2006 e dall’articolo 81 del Trattato della Comunità Europea, per poi riproporre, con questo dl, il criterio della provincializzazione? Semplice; perché, nel frattempo, in Campania le Province sono diventate tutte di centrodestra. Per gestire in modo più coerente ed organico il problema, è preferibile lavorare ad una legge quadro condivisa sul ciclo integrato dei rifiuti, coerente con le indicazioni e gli impegni comunitari in materia ambientale. Lo sto facendo con il collega Della Seta e con alcuni colleghi della maggioranza: la bozza è già pronta e a breve la presenterò in Commissione. Per quanto riguarda, infine, il grave problema del dissesto idrogeologico, va fermamente criticata la scelta di istituire tre commissari straordinari. Mi auguro che attraverso questa opportunità di confronto, come PD, come opposizione, con la maggioranza possiamo normare questo settore con una legge di riferimento complessiva che metta fine a tutti questi commissari straordinari. Che facciamo per la crisi dei rifiuti in Sicilia e in Calabria? Nominiamo altri commissari? Dov’è il Governo del Paese? Dov’è il senso dello Stato? Condivido quanto detto dal sen. Pisanu in una recente intervista, ricordando un monito di Moro: per superare questa crisi, prima di tutto politica e di rappresentanza delle Istituzioni, occorre inaugurare una stagione di responsabilità, con un rinnovato senso dello Stato”.

SPOT