D’Ercole attacca Amendola

D’Ercole attacca Amendola
“Da che pulpito viene la predica”. E’ il commento di Francesco D’Ercole, Capo dell’opposizione in Consiglio regionale e capolista del Pdl in Irpinia, alle affermazioni del segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, che questa mattina nel corso di un incontro con la stampa ha sostenuto che “il Pd…

D’Ercole attacca Amendola

“Da che pulpito viene la predica”. E’ il commento di Francesco D’Ercole, Capo dell’opposizione in Consiglio regionale e capolista del Pdl in Irpinia, alle affermazioni del segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, che questa mattina nel corso di un incontro con la stampa ha sostenuto che “il Pdl in Campania sta esplodendo”. “E’ – aggiunge – inaccettabile ed incomprensibile che il segretario regionale di un partito come il Pd, costretto a sorbirsi un candidato governatore che ha deciso di scendere in campo, mimetizzandosi – da un lato, cancellando dal suo manifesto i simboli delle forze politiche che lo sostengono e, quindi, anche quello pidiino e, dall’altro, cercando di nascondere il proprio passato politico, tentando di appropriarsi di quello degli altri e presentandosi come uomo della destra europea – si lasci andare a dichiarazioni che lette alla luce della verità dei fatti, appaiono quanto meno risibili”. “Abbiamo già a suo tempo – sottolinea D’Ercole – ricordato a De Luca, che la Destra europea non ha alcun bisogno di personaggi come lui e oggi riteniamo doveroso far presente ad Amendola che i campani non hanno alcun bisogno delle sue bugie per decidere per chi votare, hanno già scelto il centrodestra. E non da adesso”. “Forse il giovane segretario del Pd – rileva – visto che chiede alla ministra Carfagna cosa abbia fatto il governo per il Sud, non si è accorto che questo esecutivo ha fatto tantissimo per il Mezzogiorno, ancora di più per la Campania che ha liberato dalla spazzatura in cui proprio il suo partito ed il centrosinistra l’hanno sepolta per oltre dieci anni. E questo per non parlare della malasanità, delle spese folli in consulenze, dei Fondi Ue dipaditati inutilmente e tutto il resto”. “Evidentemente – conclude D’Ercole – Amendola non c’era e se c’era dormiva”.

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