Di Iorio: il Pd ha bisogno di regole

Di Iorio: il Pd ha bisogno di regole
Il dirigente provinciale del Pd Giuseppe Di Iorio, in occasione della direzione provinciale che si terrà stasera, è intervenuto sulle questioni e i nodi da sciogliere nel partito dalle pagine del “Corriere”. Il dirigente ha ammesso che si è arrivati alla riunione di questa sera in una situazione di …

Di Iorio: il Pd ha bisogno di regole

Il dirigente provinciale del Pd Giuseppe Di Iorio, in occasione della direzione provinciale che si terrà stasera, è intervenuto sulle questioni e i nodi da sciogliere nel partito dalle pagine del “Corriere”. Il dirigente ha ammesso che si è arrivati alla riunione di questa sera in una situazione di estrema frammentazione e ciò non è certo una condizione ottimale per un approccio congressuale corretto, ammettendo che il senso di responsabilità, a seguito dei risultati elettorali discordanti alla Provincia e al Comune, è completamente sparito. In merito ala questione congressuale, Di Iorio, teme che se non si definiscono misure e regole con un sistema di garanzia interna che consenta il confronto democratico e che il partito rischia un irrigidimento verticistico sterile, continuando il dirigente afferma che il partito deve affermare l’unitarietà nelle rappresentanze istituzionali e che in questi giorni si sta dedicando allo studio delle forme di democrazia nelle varie formazioni partitiche e sindacali europee. Da una prima analisi, a suo dire, si potrebbe scegliere un modello di regolamento simile a quello inglese, ma anche il regolamento della Cgil non è da sottovalutare. Di Iorio sul futuro prospetta una ponderata riflessione e un pacato confronto senza allarmismi e rotture radicali, in merito ai fatti del comune il dirigente Pd, afferma di conoscere bene Bassolino e che non avrebbe mai fatto un errore politico-strategico tale da avallare ciò che è successo. In merito alle mozioni congressuali, Di Iorio, afferma che sono tutte carenti di proposte per il Mezzogiorno e quindi secondo il dirigente provinciale, se ci riunisse introno ad un tavolo da Avellino porrebbero partire idee sulla questione meridionale da far adottare a livello nazionale.

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