Disagio sociale e povertà, la triplice chiede osservatorio

Disagio sociale e povertà, la triplice chiede osservatorio
I segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL, (Vincenzo Petruzziello, Mario Melchionna e Franco De Feo) rilanciano l’allarme sul disagio sociale e la povertà, in provincia di Avellino e nel comune capoluogo, condividendo le preoccupazioni che enti ed associazioni hanno manifestato negli ultimi giorni…

Disagio sociale e povertà, la triplice chiede osservatorio

I segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL, (Vincenzo Petruzziello, Mario Melchionna e Franco De Feo) rilanciano l’allarme sul disagio sociale e la povertà, in provincia di Avellino e nel comune capoluogo, condividendo le preoccupazioni che enti ed associazioni hanno manifestato negli ultimi giorni. CGIL, CISL e UIL, non da oggi, hanno più volte manifestato preoccupazione ed invitato gli organi istituzionali e le associazioni che operano nell’ambito dell’assistenza e del supporto, a vario titolo, a favore delle classi meno abbienti, ad intensificare gli sforzi e mettere in campo ogni strumento utile a fronteggiare la nuova e crescente emergenza sociale. CGIL, CISL e UIL invitano l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Avellino, insieme con le associazioni religiose e non e con gli altri enti, a organizzare subito un tavolo di confronto, per la realizzazione di un osservatorio permanente sul disagio sociale e la povertà, anche alla luce dei dati preoccupanti raccolti dalla Caritas di Avellino, sull’aumento dei poveri in città. “La costituzione di un osservatorio è necessaria – spiegano i segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL, in quanto il problema del disagio sociale e della povertà, oggi, non è più un fenomeno marginale, ma assume dimensioni sempre più importanti, aggravate dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro. Riteniamo che tutti coloro i quali operano quotidianamente, non solo nell’ambito dell’assistenza, ma a stretto contatto con il mondo del lavoro, possano offrire un contributo per fronteggiare il fenomeno, suggerendo interventi, oltre alla segnalazione di casi di disagio, che vanno monitorati costantemente. La costituzione di un osservatorio – continuano – è necessaria anche per razionalizzare gli interventi, evitare duplicazioni di funzioni tra gli enti, consentire un miglior raccordo sia tra le associazioni che operano nel settore, sia tra gli enti istituzionali. E’ necessario – aggiungono i segretari – chiamare ad un ragionamento tutti gli operatori, anche in un’ottica di previsione di nuovi casi di disagio sociale. Per nostra parte, il sindacato, può essere una sentinella d’allarme efficace e tempestiva, soprattutto per le povertà derivanti dal sempre maggiore numero di disoccupati e cassa integrati. E nostra volontà, poter intervenire con professionalità e la dovuta discrezione, anche in quei contesti dove, per soggezione, ignoranza e spesso per giustificata vergogna, chi si trova ad affrontare un disagio sociale o uno stato di povertà sopravvenuta, preferisce rimanere solo con le proprie difficoltà, peggiorando situazioni che potrebbero essere risolte o almeno seguite, prima che si trasformino in veri e propri drammi.. Immaginiamo – concludono – che l’osservatorio possa essere uno strumento utile di prevenzione e di tempestivo intervento, ed un momento di sintesi rispetto alle analisi e ai dati scrupolosamente raccolti, che ora vanno affrontati con azioni mirate e concrete, per le quali il sindacato intende fornire il proprio contributo”.

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