Donne in piazza contro Berlusconi, aderisce anche SeL

“Italia: 27° posto in Italia per occupazione femminile (ultima, prima di Malta); 121° posto per parità salariale nel mondo; 96° posto al mondo per la possibilità di ricoprire incarichi di vertice per le donne; il 73% di contratti precari, in questo Paese, sono delle donne; Italia e le sue donne sulla stampa internazione, se tutto va bene mogli di Premier, quando va male nude ai loro festini, a celebrare l’apologia del corpo come merce e delle strade obbligate”. E’ quanto si legge in una nota della federazione irpina di SeL. “Non è il richiamo di una sensibilità marginale – si aggiunge – ma una questione che investe tutto il Paese nella sua identità e nel percorso comune a farsi. La questione femminile è una sfida culturale, sociale, economica, una cioè delle più alte sfide politiche di progresso. Per questo tre dei 5 obiettivi del Millennio, in tutta la comunità internazionale, riguardano l’avanzamento civile, sociale, politico ed economico delle donne nel mondo. È il momento di ricordare che la maggioranza delle donne italiane, anche qui in Irpinia, hanno una dignità costruita attraverso un impegno civile e morale che è parte inalienabile della storia dei 150 anni d’Italia, che è formalmente sancita dalla Costituzione e che nulla ha da spartire con una cultura degradata e degradante offerta da giornali, televisioni e pubblicità. La politica ha una grossa responsabilità, alla quale la Federazione Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà non solo non può sottrarsi, ma che deve rilanciare in maniera costruttiva e programmatica. Non è un impegno che può iniziare e finire con una Manifestazione, e soprattutto per questo domenica 13 febbraio saremo in piazza con le donne d’Italia e aderiamo alla mobilitazione “Se non ora quando?” promossa dalle donne a difesa della dignità propria e di quella delle Istituzioni: per dire: si ricomincia da qui, senza più ambiguità, e senza tentennamenti”.

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