Ecomafia, Patriciello: urge supporto alle amministrazioni

Ecomafia, Patriciello: urge supporto alle amministrazioni
La Campania detiene il primato di illegalità ambientale da ben quindici anni e sulla questione, l’onorevole Aldo Patriciello, europarlamentare nelle file del Pdl, ha inoltrato un’interrogazione scritta alla commissione del Parlamento europeo. Questo il testo integrale: …

Ecomafia, Patriciello: urge supporto alle amministrazioni

La Campania detiene il primato di illegalità ambientale da ben quindici anni e sulla questione, l’onorevole Aldo Patriciello, europarlamentare nelle file del Pdl, ha inoltrato un’interrogazione scritta alla commissione del Parlamento europeo. Questo il testo integrale: “Premesso che:
– Secondo il “Rapporto Ecomafia 2009”, sono oltre 2907 i reati ambientali commessi in Italia nel 2008. Di questi, quasi 573 in Campania, regione che detiene, per il quindicesimo anno consecutivo, il primato di illegalità ambientale, gestione criminale di cemento e smaltimento illegale di rifiuti.
– Sono otre 3.466 le persone denunciate per reati contro l’ambiente in tutta Italia e 1.693 i sequestri effettuati dalle forze dell’ordine al dicembre 2008. Nella sola regione campana, annualmente, gli arresti e le denunce arrivano a 625 mentre i sequestri sono 262.
– Tale giro d’affari ha un valore di quattro miliardi di euro, coinvolge 77 clan camorristici e si estende dall’ecomafia all’abusivismo edilizio, dalla gestione truccata di appalti al settore agronomo e archeologico.
– Si stima che negli ultimi tre anni in Campania, un tempo chiamata “Campania felix” per la fecondità della sua terra, siano stati smaltiti illegalmente oltre 13 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi, provenienti soprattutto dal nord-Italia. Una montagna di spazzatura alta come l’Etna, che equivale a circa 520 mila tir carichi di rifiuti. Nel contempo, la Guardia di Finanza ha individuato circa 1035 discariche abusive, che inquinano il suolo e le acque provocando, oltre ad una catastrofe ambientale, gravi danni per la salute dei cittadini.
– Il “Rapporto Ecomafia” afferma, infine, che le cause della drammatica situazione sono da ricercarsi nella scarsa attività di controllo effettuata dalle amministrazioni e dall’incapacità di opporsi al controllo camorristico del territorio.
Non ritiene opportuno la Commissione, viste le enormi difficoltà locali, di dover cooperare con le amministrazioni supportandole finanziariamente ed incentivando la tutela del territorio con un programma specifico che, parallelamente all’azione dello Stato membro, possa spronare i controlli e limitare, se non estirpare, l’azione illegale perpetuata da troppi anni sul territorio campano?”

SPOT