Emergenza rifiuti, interrogazione senatore De Luca

Emergenza rifiuti, interrogazione senatore De Luca

Enzo De Luca interroga il Governo sull’emergenza rifiuti in Campania. Come aveva annunciato, il senatore del Partito Democratico ha presentato una interrogazione parlamentare per stigmatizzare la crisi dei rifiuti in Campania, “tutt’altro che passata”. Una situazione che il vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti ha denunciato sin dall’approvazione del decreto legge n. 195 del 30 dicembre 2009, che dichiara conclusa l’emergenza rifiuti in Campania. Con l’interrogazione parlamentare, firmata anche dai senatori Roberto Della Seta, Alfonso Andria, Teresa Armato, Annamaria Carloni, Franca Chiaromonte, Maria Fortuna Incostante e Adriano Musi, De Luca ha chiesto al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Interno e dell’Ambiente quali provvedimenti siano stati previsti per definire al più presto interventi per contrastare l’avanzata della criminalità organizzata nel settore rifiuti e se si intenda immediatamente rivedere la disposizione inserita nel decreto legge n. 195 del 30 dicembre 2009 in base alla quale la titolarità della Tarsu, dal 1 gennaio 2011, sarà sottratta ai Comuni per passare in capo alle Province. “La Campania conferma il primato negativo sul fronte del traffico dei rifiuti con un’incidenza record del 15,5 per cento sul totale nazionale e 810 infrazioni accertate, oltre mille persone denunciate e 366 sequestri effettuati nell’anno 2009 – si legge nel testo – La crisi della gestione dei rifiuti ha rappresentato un canale di infiltrazione sempre più profonda della criminalità organizzata nel settore, come attestano le numerose indagini della magistratura concluse e in corso e le dichiarazioni rese in audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e gli illeciti ad esso connesse da magistrati e protagonisti a vario titolo della vicenda emergenza”. Quindi: “Il decreto legge 195 convertito in legge penalizza i Comuni in disaccordo con i dettami della Carta costituzionale. La determinazione di sottrarre la titolarità della Tarsu ai Comuni metterà ancora più in crisi il sistema, indebolendo Enti locali e territori. D’altra parte, la legislazione della Campania non può essere organizzata al di fuori di quella nazionale e regionale, come invece accade in virtù del suddetto decreto legge”.

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