Ex operai Isochimica, Ona striglia il governo

Soddisfazione dell’Osservatorio Nazionale Amianto in merito all’autorizzazione alla “spesa di 150.000.000 di Euro”, relativa all’innalzamento del livello di sicurezza degli edifici scolastici, contenuta nella conversione in legge per l’anno 2014, con modificazioni, del “Decreto del fare”, art. 18 co. 8 decreto-legge 21 giugno 2013, numero 69. L’operato del governo premia l’insistenza con la quale, l’avvocato Ezio Bonanni, presidente nazionale ONA, che da tempo aveva già sollevato il problema della presenza di amianto nelle scuole, oltre che in altri edifici, luoghi pubblici e privati e stabilimenti, ne aveva chiesto la bonifica e la messa in sicurezza. Per le suddette finalità, il co. 8 delega, fino al 31 dicembre 2014, a sindaci e presidenti delle province interessati, il requisito di Commissari Governativi, con poteri derogatori rispetto alla normativa vigente. Tuttavia, non si può non rilevare come rimanga ad oggi irrisolto il problema relativo al prepensionamento dei lavoratori Isochimica e degli altri circa 2.000 lavoratori che in tutta Italia, pur essendo malati di asbestosi ed altre patologie asbesto correlate, devono continuare a lavorare, pur essendo in pericolo di vita. Tutte le forze politiche, con i parlamentari irpini, anche grazie alle sollecitazioni di Carlo Sessa e Francesco D’Argenio, si sono fatti portatori di una proposta di legge che possa permettere siffatto prepensionamento, e ci si augura che la proposta possa essere presto approvata. Si evidenzia che ad oggi il Governo ha tutelato con il Decreto del Fare, all’art. 42 quater, quei lavoratori che avevano ottenuto le certificazioni, poi revocate, ma non i lavoratori Isochimica, nonostante ciò fosse stato richiesto dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA, che se da una parte esprime soddisfazione per questo risultato, dall’altra lamenta che ad oggi il problema Isochimica non è stato ancora risolto. “Ci auguriamo che a settembre, e comunque al più presto, anche la questione dell’Isochimica possa essere affrontata normativamente – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni – perché non tutto si può risolvere con i processi in corso.”

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