Fassino boccia Bassolino: chiuso un ciclo

Fassino boccia Bassolino: chiuso un ciclo
Politica nazionale, questione meridionale, Bassolino e De Mita sono gli argomenti principali che Piero Fassino sta in queste ore toccando nel corso del suo tour campano iniziato stamani a Napoli. Nel capoluogo partenopeo, così come al suo arrivo ad Avellino presso il Viva Hotel, l’ex segretario dei …

Fassino boccia Bassolino: chiuso un ciclo

Politica nazionale, questione meridionale, Bassolino e De Mita sono gli argomenti principali che Piero Fassino sta in queste ore toccando nel corso del suo tour campano iniziato stamani a Napoli. Nel capoluogo partenopeo, così come al suo arrivo ad Avellino presso il Viva Hotel, l’ex segretario dei Ds è stato alquanto esplicito: “Rispetto al sud il Pd ha il dovere di proporre un progetto per l’Italia che consideri il Mezzogiorno una grande priorità. Attualmente assistiamo a un paradosso: il Sud dà molti voti al Pdl ma è ripagato da una politica che per il Sud non fa niente. Al contrario il Mezzogiorno è sospinto ai margini perchè nel governo, Lega a parte, prevale un gruppo dirigente, da Berlusconi a Tremonti a Scajola, nella cui testa il Sud non c’è. Per questa ragione la proposta di Bassolino del partito del Sud è una suggestione, con la Lega due facce della stessa medaglia e fondate sulla medesima illusione. Di fronte alle difficoltà e alle inadeguatezze se ognuno si richiude nel proprio campanile non ne esce rafforzato”.Da qui anche la bocciatura ad una ricandidatura di Bassolino: “In Campania si è esaurito un lungo ciclo, naturalmente fatto non solo di ombre ma anche di luci. Sarebbe ridicolo ridurre un quindicennio a un cumulo di errori o a una esaltazione acritica. L’esperienza di questi anni ha anche prodotti risultati positivi e innovazioni, ma in ogni caso è una stagione che volge a conclusione e non è riproponibile. Oggi dobbiamo proporre un rinnovamento della classe dirigente. Per questo credo che il Pd debba innanzitutto avanzare una proposta progettuale forte che dica come immaginiamo la Campania di domani e come vogliamo restituire fiducia e speranza a quanti oggi non ce l’hanno. Per questo bisogna costruire anche uno schieramento credibile, a partire dal Pd che deve darsi radici più solide e proporre un’alleanza che guardi all’Idv, alle forze della sinistra che si riconoscono in una cultura di governo e verifichi la possibilità di una convergenza con l’Udc. Solo dopo, attraverso le primarie, si passerà alla scelta dei candidati. Che saranno tanti e autorevoli. Il tatticismo di De Mita? Prendo atto di quanto ha detto. Ma mancano sette mesi al voto e il suo mi sembra più un posizionamento in una fase in cui si avviano colloqui e contatti che una decisione definitiva”.

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