Fgci: “Aprire stagione a sostegno del lavoro e dell’istruzione”

POLITICA AVELLINO – “In questa situazione di regressione economica e sociale, la questione giovanile, come più volte avvalorato, non è una semplice questione generazionale. Essere giovani in Italia significa trovarsi in una condizione di particolare esposizione all’attacco delle politiche neoliberiste, che producono incertezza, precarietà e mercificazione di tutti gli aspetti della vita”. Si esprime così in una nota la Federazione Giovanile Comunisti Italiani di Avellino.
“In questi anni, i giovani, all’interno dei movimenti, esprimendo il totale rifiuto ai guasti prodotti dal neoliberismo, sono diventati portatori di una critica radicale nei confronti di un modello di società intollerabile. È il caso degli studenti e soprattutto dei lavoratori, la cui spinta rivendicativa ha già trovato importanti momenti di visibilità, anche nella nostra provincia, la battaglia in difesa dell’Irisbus Iveco di Valle Ufita, Almec, ecc. Per questo occorre muoversi su due terreni strettamente connessi tra loro.
Da un lato – prosegue la nota – è necessario restituire centralità ai conflitti del lavoro: l’obiettivo deve essere quello di unire le vecchie e nuove forme di sfruttamento, come abbiamo più volte ripetuto, in una battaglia contro la precarietà, il lavoro nero e per l’occupazione stabile e qualificata, urgente soprattutto nel Mezzogiorno.
Dall’altro, occorre suscitare un’iniziativa di massa in difesa del diritto allo studio, impegnandosi per una riforma che restituisca la scuola alla sua autentica funzione sociale e battendosi contro la scuola della selezione di classe. Abbiamo il compito, anche in questa Provincia, di aprire con urgenza una nuova stagione che metta al centro la lotta a sostegno del lavoro e dell’istruzione. Il 7 ottobre, scenderemo per le strade e le piazze d’Italia, con gli studenti universitari e medi, contro un governo che ha avviato, la distruzione dei saperi.
Il 15 ottobre, invece, la giornata europea e internazionale di mobilitazione, per rivendicare: “Gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri, chi pretende di governarci non ci rappresenta, l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!”
Per la rinascita del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa è necessario creare un vasto schieramento di forze politiche e sociali, a partire dalle mobilitazioni operaie e popolari di Termini Imerese, Pomogliano D’Arco, Valle Ufita e degli studenti. Ciò diviene possibile nella misura in cui saremo in grado di rapportarci con il disagio materiale e morale, sviluppando una forte iniziativa contro il neoliberismo”.

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