Fierro scrive a Franceschini su irregolarità tesseramento

Fierro scrive a Franceschini su irregolarità tesseramento
Lucio Fierro del Coordinamento mozione Bersani, scrive una lettera al segretario nazionale del Pd, l’onorevole Franceschini, in merito alle irregolarità nel tesseramento in Irpinia. A seguire vi proponiamo il testo integrale della lettera: “Caro Segretario, Le Scrivo per manifestarLe le mie profon…

Fierro scrive a Franceschini su irregolarità tesseramento

Lucio Fierro del Coordinamento mozione Bersani, scrive una lettera al segretario nazionale del Pd, l’onorevole Franceschini, in merito alle irregolarità nel tesseramento in Irpinia. A seguire vi proponiamo il testo integrale della lettera: “Caro Segretario, Le Scrivo per manifestarLe le mie profonde preoccupazioni per come si sono istradate le vicende congressuali ad Avellino. Rappresento una sensibilità che si è andata aggregando, dalla nascita del PD attorno alla esigenza di far vivere nel profilo del PD un “qualcosa di sinistra”. Al prossimo congresso sosterremo la candidatura di Bersani nella cui piattaforma politica abbiamo ritrovato motivi di convergenza ampia. Il mancato sostegno alla Sua candidatura non ci impedisce di apprezzare tanti sforzi che ha fatto in questi mesi per rilanciare l’immagine e la presenza del PD e, soprattutto, non intacca la nostra stima nella sua funzione di garante che questo sia un congresso vero, giocato sul confronto leale di idee, proiettato a costruire un a identità condivisa del PD ed una presenza incisiva nella società italiana e nelle istituzioni. Noi siamo preoccupati che un congresso simile, con le premesse che si sono poste, non sarà possibile in Irpinia a meno di un fermo ed equilibrato intervento Suo nel ripristinare regole violate e garantire a tutte le idee pari dignità e pari possibilità di sentirsi tutti a casa propria. Così sinora non è stato. La storia è vecchia: dalle elezioni politiche dello scorso anno con la immotivata cancellazione di una nostra candidatura alla Camera dei Deputati, alla formazione di organismi dirigenti squilibrati, alla occupazione totalitaria di tutti gli spazi di gestione negli enti; a queste ultime vicende, con la nostra cancellazione dalle liste elettorali della Provincia senza uno straccio di discussione negli organismi e senza che le liste stesse fossero neppure portate alla approvazione di un qualsiasi organo, sino alla clamorosa esclusione -è di queste ore- di una qualsiasi nostra rappresentanza dalla giunta del Comune dove otto assessori su otto del PD appartengono alla sensibilità che La sostiene (la nostra sensibilità ha dato prova del suo peso con il 40% alle primarie per la Provincia, con cinque consiglieri comunali eletti nel capoluogo, con oltre diecimila preferenze al candidato scelto come riferimento alle europee). Una vera e propria conventio ad excludendum ingiusta e politicamente sbagliata. Ma queste sono solo le premesse. La cosa più grave è quanto stiamo registrando sul tesseramento, foriero di un congresso di conta per “pacchetti” di tessere. L’anagrafe non è stata approvata. Per senso di responsabilità avevamo concentrato i nostri ricorsi solo sulle situazioni più microscopicamente degenerate: pacchetti di tessere raccolti non si sa da chi al di fuori della struttura dei circoli ovunque il coordinatore di circolo non apparteneva alla componente che a Lei si richiama, ovvero situazioni nelle quali esistono dichiarazioni firmate che la tessera è attribuita a persona che non ha mai fatto richiesta. La Commissione per il Tesseramento ad Avellino non esiste. Le funzioni sono state assunte da una Commissione i cui caratteri sono ambigui per composizione e che, nella sua maggioranza ha rifiutato l’esame di merito dei ricorsi. L’anagrafe non approvata con il voto richiesto dal regolamento è stata rimessa alla Commissione Regionale che, invece di pronunziarsi nel merito ha rinviato il carteggio alla Commissione di Garanzia per il Congresso. La sua prima seduta di insediamento è stata disertata dai sei componenti che a Lei fanno riferimento; la seconda ieri sera, non si è potuta insediare per due motivi: 1) – per la pervicace volontà della Presidente dell’Assemblea Provinciale Grassi di farne parte pur senza averne titolo non essendo tra i dieci nominativi votati dalla Direzione né essendo la Presidente della Commissione di Garanzia del Partito; 2) – per il rifiuto di integrare la Commissione stessa del rappresentante della mozione Marino benché la designazione fosse stata confermata telefonicamente dal candidato a Segretario Regionale Vittoria nel corso della riunione stessa. In questa situazione appare difficile motivare i segretari di circoli e, soprattutto, quanti al PD approdano al di fuori di percorsi antichi, a stare dentro un congresso del quale appare chiara solo la disperata volontà, con qualsiasi mezzo di conservare antichi assetti di potere. Esistono ancora, attraverso un suo autorevole intervento teso a ripristinare regole e garanzie, di evitare una ulteriore brutta pagina scritta in questa Campania che sembra voler presentare sembra il suo volto peggiore. Dire parole chiare, quali quelle che siamo costantemente costretti a pronunciare, è un atto di affetto verso questo partito anche quando appaiono dure. Io spero che, esaminata la situazione, le Sue parole siano altrettanto chiare e tali da creare le condizioni per starci. La ringrazio e La saluto.”

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