Finanziaria, emendamenti De Luca

Finanziaria, emendamenti De Luca
Enzo De Luca ancora una volta in prima linea per il sostegno allo sviluppo, declinato in termini di rispetto della legalità e sostegno alle imprese, in modo particolare al Sud. Il senatore del Partito Democratico ha firmato insieme al capogruppo Anna Finocchiaro, numerosi emendamenti presentati sta…

Finanziaria, emendamenti De Luca

Enzo De Luca ancora una volta in prima linea per il sostegno allo sviluppo, declinato in termini di rispetto della legalità e sostegno alle imprese, in modo particolare al Sud. Il senatore del Partito Democratico ha firmato insieme al capogruppo Anna Finocchiaro, numerosi emendamenti presentati stamane in Senato nell’ambito della discussione sulla legge finanziaria 2010 e finalizzati al potenziamento e al rilancio degli investimenti e al supporto delle fasce sociali più deboli. E’ stato proposto di reintrodurre il credito di imposta per gli investimenti delle imprese in innovazione e ricerca e nelle aree sottoutilizzate. Una misura ritenuta indispensabile per rilanciare gli investimenti e incrementare una nuova politica industriale, mirata alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica. A tal proposito, visto che la legge finanziaria proroga le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, ma non quelle per il miglioramento dell’efficienza termica degli edifici, i senatori del PD hanno proposto di prorogare anche quest’ultima forma di agevolazione, in modo da raggiungere gli obiettivi comunitari di sostenibilità ambientale e supportare le imprese del settore. Ancora, per inquadrare lo sviluppo nella indispensabile cornice di legalità, si è proposto, con un emendamento apposito, di bloccare la vendita dei beni confiscati alla mafia. “Il comma 52 dell’articolo 2 della finanziaria, che noi chiediamo di sopprimere, introduce la possibilità che i beni confiscati ai mafiosi siano venduti – spiega De Luca – Una misura inopportuna, che suscita grande preoccupazione nel Paese, in quanto consentirà alle organizzazioni criminali di tornare in possesso dei beni loro confiscati, tramite l’uso di prestanome. La Camera non ha sostanzialmente modificato tale norma, introducendo solo un diritto di prelazione per gli enti locali, i quali, però, a differenza dei clan, non dispongono delle risorse necessarie per l’acquisto di tali beni”. Un altro emendamento, sempre relativo alla tutela di sicurezza e legalità, riguarda i vari corpi di polizia: i senatori del PD hanno chiesto che, per sopperire a tutte le esigenze connesse alla tutela dell’ordine e della sicurezza, venga disposto il finanziamento di 300 milioni annui per gli esercizi 2010, 2011 e 2012 e che venga contestualmente autorizzata la stabilizzazione dei Vigili del fuoco discontinui, i quali, alla data della procedura selettiva, abbiano all’attivo almeno 120 giorni di lavoro. Obiettivo puntato sull’ordinamento degli enti locali con l’emendamento 2.71, con il quale De Luca e gli altri senatori firmatari hanno chiesto la soppressione dei commi dal 183 al 188 dell’articolo 2 che introducono una modifica rilevante all’ordinamento degli enti locali disponendo la riduzione del numero dei consiglieri comunali e l’abolizione delle circoscrizioni. I senatori del PD, inoltre, hanno ribadito la richiesta che le risorse assegnate al Ponte sullo Stretto fossero riassegnate per il completamento dei corridoi ferroviari n. 5 e n. 8 e per opere infrastrutturali, di adeguamento sismico e di risanamento idrogeologico. In particolare, è stato chiesto che, per il triennio 2010-2012, parte dei fondi stanziati per il Ponte fosse assegnata al Ministero delle infrastrutture e trasporti per il finanziamento delle opere di completamento degli assi di collegamento del territorio nazionale con le principali tratte viarie europee relative al corridoio ferroviario n. 5 (che congiungerà la rete europea ai Paesi Balcanici attraverso la Puglia) e al corridoio ferroviario n. 8 (Palermo – Berlino), e i relativi collegamenti trasversali.

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