Fumata nera Ato, la Cisl vigilerà sulla vicenda

“Fumata nera, ancora una volta per la seduta dell’assemblea dei soci ATO. In mattinata l’assemblea avrebbe dovuto approvare la proposta di aggiornamento del Piano d’ambito e contestualmente il riequilibrio di bilancio 2010, ma, come programmato dai diversi partiti politici (nessuno escluso) il quorum e quindi la presenza legale non è stata raggiunta” – è quanto affermano Mario Melchionna, segretario generale Cisl Avellino, e Antonio Olivieri, segretario Femca Cisl Avellino. “Dei comuni che fanno capo all’area sannita ne erano presenti soltanto 7, – continua la nota – n. 39 invece i comuni irpini presenti. Grandi assenti il Comune e la Provincia di Benevento e la Provincia di Avellino. Il Piano d’Ambito è uno strumento indispensabile con il quale nel SII il soggetto gestore si obbliga all’attuazione del programma di interventi sul territorio, ma soprattutto la sua approvazione ( L. 14/97) è la condizione essenziale ed imprescindibile per l’affidamento del SII in house. Occorre inoltre evidenziare che il Piano d’Ambito è aggiornato alla data del 31 Dicembre 2010. Oltre ad un Piano incompleto, gli investimenti previsti a supporto di questo sono di gran lunga superiori alle reali possibilità dell’Ente, ragion per cui , si farà ricorso a finanziamenti extra-tariffa, in soldoni, saranno caricati sui cittadini. Il termine ultimo per l’affidamento in house è previsto per il prossimo 31 Dicembre 2011, in caso contrario interverrebbe la Regione Campania, che avrà potere decisionale in materia. La Cisl si chiede cosa abbia fatto l’ATO in tanti anni di gestione, dal momento che la sua ragione d’esistere è unicamente legata all’affidamento del SII ad un soggetto gestore, alla predisposizione e all’attuazione secondo la legge regionale 14/97 del programma degli interventi (Piano d’Ambito) ? Fino ad ora nulla è stato fatto, non rispettando la normativa, non aggiornando il Piano d’Ambito e di conseguenza ostacolando l’affidamento del SII. Le responsabilità sono diverse, ma soprattutto sono da imputare alla politica tutta, senza distinzione di area politica . L’acqua è un bene prezioso e l’Irpinia ha la fortuna di avere dalla sua, caratteristiche idrogeologiche che le permettono di gestirlo in quantità superiori rispetto ad altri territori. Peraltro il risultato del referendum è la prova evidente che questo bene appartiene ai cittadini e a nessun altro. I politici e chi occupa posizioni di rilievo non si ritengono cittadini irpini? Non fanno gli interessi del loro territorio? Non pagano anche loro il prezzo di una cattiva e poco trasparente gestione di questo servizio? Fino ad ora hanno solo dimostrato di rispondere a comandi ed interessi diversi da quelli dei tantissimi cittadini che da anni aspettano risposte. Queste persone devono però ricordarsi che se occupano quella poltrona hanno degli obblighi e dei doveri precisi, dai quali non possono sottrarsi. La Cisl continuerà a vigilare sulla corretta gestione della vicenda, non facendo mancare il suo supporto ai cittadini e ai lavoratori che, in prima persona ne pagano le spese”.

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