Gargani rimette piede a Strasburgo: accolto il ricorso

L’europarlamentare friulano Giovanni Collino, eletto nel 2009 nella circoscrizione del Nordest nelle liste del Pdl e oggi passato a Fli, e’ decaduto oggi dal suo incarico all’assemblea di Strasburgo, cedendo il posto all’on. Giuseppe Gargani, ex Pdl e oggi dell’Udc, eletto nella circoscrizione Sud. Lo ha deciso l’Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione, applicando la sentenza emessa dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato da Gargani. A comunicarlo e’ stato lo stesso Collino, in una conferenza stampa convocata stasera a Udine.
“La Corte costituzionale – ha detto Collino – aveva dato ragione a me, considerando che vi e’ un vulnus nella norma, poco chiara sulla questione della distribuzione dei seggi. Inoltre non aveva discusso il ricorso di Gargani, ritenendolo inammissibile”. A Collino, che nel Nordest aveva ottenuto 50 mila preferenze, lo stesso Ufficio elettorale aveva assegnato il posto di sesto europarlamentare della circoscrizione oltre i cinque previsti dalla norma, sulla base della grande affluenza registratasi nell’area in occasione delle consultazioni europee del 2009, diversamente da quanto era accaduto nella circoscrizione del Sud. Ma Gargani aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato, il quale si e’ espresso in modo favorevole alla sua richiesta di essere reintegrato nel parlamento di Strasburgo. “La sentenza mi e’ stata notificata il 30 maggio – ha dichiarato Collino – con la richiesta di presentare una memoria difensiva entro il 3 giugno per discuterla il 6, con tempi evidentemente strettissimi”.
Oggi la sentenza dell’Ufficio elettorale della Cassazione, che ha applicato la decisione del Consiglio di Stato. “Una forzatura inaccettabile – ha commentato Collino – che priva questa regione di una rappresentanza in Europa. Non intendo subirla passivamente, studiero’ con il mio legale tutte le vie possibili nel rispetto dell’ordinamento. Abbiamo gia’ presentato un ricorso perche’ il caso sia discusso entro breve – ha concluso – dalla Cassazione a sezioni riunite”.

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