Gd Quadrelle: “Basta divisioni, serve responsabilità”

Gd Quadrelle: “Basta divisioni, serve responsabilità”

Anche il circolo dei giovani democratici di Quadrelle prende posizione del dibattito interno. Ecco la nota:
“Ci troviamo oggi a scrivere questo articolo perché quanto sta’ accadendo all’interno della Giovanile del Partito Democratico non è di certo piacevole. La giovanile del Partito Democratico ha ragazzi intelligenti e preparati, da apprezzare per il solo fatto che decidono di dedicare il loro tempo sottraendolo a studio e lavoro per mettere in campo manifestazioni e iniziative a favore del territorio e in grado di veicolare informazioni importanti. Ciò che non và è la divisione, che si traduce nell’estremizzazione delle aree che si sono contese la segreteria nazionale; così i giovani si ritrovano a lavorare per aree: un’area fa questo , l’altra fa altro, e non si riesce a capire com’è possibile che dei ragazzi di 20 anni, volenterosi e capaci debbano arrivare a tanto. Le aree non sono altro che delle sensibilità che, volendole paragonare alla “Trinità” senza essere blasfemi , fanno parte di una stessa anima : una sinistra unita per storia, indole e progetti. Noi apprezziamo tutti i programmi di tutte le correnti , anche se ognuno di noi ha la sua sensibilità. Ciò nonostante l’errore è da ricercare nel vedere sempre e per forza un’appartenenza alle spalle di chiunque voglia lavorare, come se il lavoro portato avanti non potesse poi andare ad appannaggio dell’unico partito, ma fosse poi celebrativo solo di una parte. Per questo comprendiamo la scelta del “ Gruppo Marino “, che nella sostanza non si è visto garantito una rappresentanza vera solo perché sono” mariniani”, senza guardare l’apporto che il singolo può dare. Divisi, certo, non si và lontano, ma speriamo che questo possa essere un segnale per ritrovare uno spirito di collaborazione che si fondi sulla fiducia e sul rispetto di tutte le sensibilità perché, forse ci ripetiamo , ma non è possibile non trovarsi concordi con dei coetanei che condividono o un percorso universitario o lavorativo. Bisogna guardare di meno al partito dei “grandi” in cui le divisioni sono all’ordine del giorno e cercare , invece, di fare a pieno il nostro compito di giovanile che è quello di avvicinare giovani e non alla causa del partito trasmettendo anche quelle informazioni che non passano nei grandi media , per il bene del partito stesso. I vertici dei “ Giovani Democratici “ vengono troppo spesso caricati di troppa responsabilità e di troppe pressioni. E’ necessario essere più sereni e fare il nostro dovere per tutti coloro che ci sostengono e per chi vede in noi e nel nostro lavoro una speranza per il futuro .In fondo “Il coraggio è il prezzo che la vita esige per garantirti la serenità “ ( cit. Amelia Earhart ) e allora confidiamo che la nostra giovinezza possa essere stimolo per avere un partito sempre più coraggioso”.

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