Giovani comunisti: no patrocini a iniziative Casapound

Giovani comunisti: no patrocini a iniziative Casapound

No al patrocinio degli enti pubblici alla manifestazione dell’associazione Casapounf. Ecco la nota di Luca Servodio dei Giovani comunisti:
“Chi pensava che la destra istituzionale avesse posato l’olio di ricino e il manganello per far posto alla Costituzione, al voto agli immigrati, alla legalità si è sbagliato di grosso. Sotto il doppio petto borghese si nasconde ancora la camicia nera e l’anima reazionaria di questi soggetti. È ormai da tempo che come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti denunciamo la doppia faccia della destra istituzionale italiana (nazionale e locale) che da un lato cerca di mostrarsi evoluta rispetto al passato e dall’altro lato copre, finanzia e incoraggia i gruppi neofascisti. CasaPound Italia non è una realtà distante presente solo nell’area romana, ma è un mondo reale troppo vicino a noi presente anche in provincia di Avellino rendendosi sempre più pericolosa e omologa ai gruppi operanti nel resto d’Italia con la forza e la violenza. E anche nella provincia di Avellino come a Napoli con i fatti di Mater Dei, a Roma e Latina con occupazioni illegali di edifici che non vengono fatti sgomberare per le intromissioni dei due sindaci di centrodestra entrambi provenienti dall’msi, i fascisti del terzo millennio, come si fanno chiamare, hanno la copertura politica-istutuzionale del PDL e dei suoi consiglieri. Resta grave la copertura, in netta contrapposizione con la Costituzione Repubblicana e Antifascista, di questi gruppi violenti e pericolosi che già si sono fatti notare spesso e volentieri per le loro azioni poco democratiche, le violenze sugli immigrati, le falsificazioni e manipolazioni storiche di alcuni personaggi e la reintroduzione di pratiche e idee del ventennio (volevano riproporre la “marcia su Roma” il 7 maggio scorso) . Rifondazione Comunista continua la sua battaglia militante contro i fascisti ovunque, nelle piazze, nelle scuole, nelle strade e nelle istituzioni per fermare questa deriva e continueremo a denunciare le coperture politiche. Chiediamo il rispetto delle regole democratiche scritte nella costituzione e delle sentenze di questi anni per la chiusura immediata di ogni edificio occupato e gestito dai fascisti, senza se e senza ma. Invitiamo inoltre l’ente Comune (istituzione riconosciuta dalla Carta Costituzione) a non patrocinare manifestazioni neofascisti. Non accettiamo da nessuno, il parallelismo che richiama la logica (che qualcuno vorrebbe riproporre) degli opposti estremismi dimenticando o cercando di far dimenticare, che nel nostro Paese le organizzazioni che si richiamano comunque al fascismo e l’apologia di fascismo sono illegali e come tali perseguibili penalmente così come la denigrazione “della Costituzione e dei valori della Resistenza” (legge Scelba n°645). Mettere sullo stesso piano fascisti e antifascisti è quindi un atto inconcepibile da parte di qualsiasi istituzione democratica. Riteniamo che Cervinara e l’Irpinia debba essere libera dalla paura e dall’odio, libera dai nuovi e vecchi fascismi, libera dall’intolleranza, dal razzismo e dall’ignoranza. Constatiamo che ai giorni nostri si assiste alla riproposizione di disvalori, metodi e pratiche di stampo neofascista, tra l’altro esplicitamente vietati dalla Costituzione, che purtroppo fanno presa soprattutto sui giovani, quindi, il nostro intento è presidiare Cervinara e l’Irpinia rispetto a fenomeni di apologia del Fascismo e derive xenofobe; sensibilizzare la popolazione, in particolare i giovani, sui temi della storia del cosiddetto Ventennio e della Resistenza; promuovere i valori della democrazia, della giustizia, della libertà, solidarietà ed uguaglianza, lascito dell’esperienza dei resistenti e dei partigiani. Inoltre, intendiamo rendere attuale e attiva la battaglia culturale e sociale contro gli odierni rigurgiti razzisti e neofascisti”.

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