“La Valle Caudina è una realtà geografica composta da una quindicina di Comuni, che facevano parte, alcuni della provincia di Avellino, altri della provincia di Benevento. Dico facevano, perchè il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che, riordinando le Province, ha accorpato insieme Avellino e Benevento, di fatto unificando istituzionalmente tutti i Comuni della Valle Caudina con una sola Provincia. E’ pur vero che, generalmente, quando ci sono “novità dirompenti”, possano esserci contraddizioni e problemi! Comunque, mi risulta che le popolazioni della Valle Caudina hanno un’ identità storico-culturale e socio-economica particolarmente omogenea, da desiderare di poter condividere appieno esigenze e prospettive. Di fatto, questo decreto realizza un’ aspirazione della gente sul territorio e ne caratterizza l’insieme, come hanno già avuto modo di spiegare gli stessi Sindaci dell’ area nella riunione congiunta dei consigli comunali che afferiscono all’ Associazione della Città Caudina”. Così Mimmo Giugliano, coordinatore della Cgil Valle Caudina. “D’altro canto, c’ è da dire e da sottolineare che un’operazione apparentemente amministrativa e burocratica può significare anche tante altre cose. In ogni caso, la vicenda ci consegna la necessità, anzi l’ obbligo, di fare una duplice valutazione, sia sotto il profilo organizzativo, sia per quanto attiene l’ ordine politico della questione. Dunque, non ci si può più attardare nel realizzare un nuovo modo di gestire la cosa pubblica, realizzando l’ Unione dei Comuni, così come sta avvenendo, con impegno e responsabilità di ruolo, una spinta all’ accelerazione impressa meritoriamente e con lungimiranza. Il riferimento della Città Caudina è all’ interno di una sola ed unica Provincia ( non ci sono più alibi per nessuno ) ! Bisogna attrezzarsi cioè di uno strumento, per intervenire e per rappresentare una comunità vasta di circa ottantamila abitanti. Vanno riorganizzati i servizi in una logica territoriale, riqualificando e potenziando il preesistente, per rispondere meglio alle giuste richieste dei cittadini, in termini di efficacia ed efficienza. Bisogna puntare a piani di sviluppo locali integrati, valorizzando le potenzialità e le vocazioni del territorio. Bisogna immaginare insieme una capacità progettuale per favorire condizioni per lo sviluppo e per l’ occupazione. Può essere l’ occasione affinchè, unitariamente, si possa discutere e praticare una filosofia di crescita e di rilancio dell’ intera zona. In questo ambito, – prosegue Giugliano – si rendono orgogliose le persone che vivono un impegno sulle varie articolazioni d’ interesse strategico, quali i servizi, le infrastrutture, i piani urbanistici, le politiche commerciali o d’ investimento industriale o artigianale, l’ ambiente, il turismo, ecc. D’ altronde, anche per il futuro delle nuove generazioni e dei giovani, si configura come un’ opportunità, con una nuova dimensione, con un approccio diverso ed innovativo, con una nuova importanza, per rendere più forte una visione politica di affermazione della Valle Caudina nel suo complesso. Ovviamente, lo stesso discorso ha una validità sostanziale e va diffuso positivamente , quale esempio e modello, per tutti i Comuni della “nuova Provincia Irpinia-Sannio” o “Benevento-Avellino” che dir si voglia ! Perchè, ritengo, in una fase di crisi molto forte che stiamo attraversando, la risposta migliore avviene dal basso, attivando energie, realizzando sinergie, per una rinascita consapevole, con l’ obbiettivo delle difficoltà che devono essere superate, soprattutto per lavorare bene ed utilmente alla costruzione di un futuro che non capita, sceglie!”, conclude Giugliano.